Calano le vendite di un oggetto-simbolo del comfort domestico. Negli hotel, i clienti lo reclamano. E alcuni ne fanno un uso... improprio
TICINO - Lo conosciamo, lo utilizziamo tutti, come un oggetto-simbolo di comfort domestico e relax. Tutti? Non proprio. Perché il bidé, o bidet alla francese, è (anche) il luogo di un incontro/scontro fra culture, che raggiunge il suo apice ogni estate nelle toilette degli hotel ticinesi. Anche quest'anno sui siti di recensioni non mancano i commenti di turisti che, sulla questione, sono "spaccati". C'è chi si lamenta per la sua assenza - «non si possono pagare 150 franchi al giorno e non avere il bidet!» protesta un cliente di un hotel luganese su Booking.com - e chi invece non sa che farsene. O magari ne fa un uso improprio.
Birre e cagnolini - Una cliente svizzero-tedesca, ad esempio, nel fare check-out in un hotel sul Ceresio si è dichiarata «contenta di aver trovato un bagno per il suo cagnolino nella toilet»; ma gli equivoci «sono i più svariati e divertenti» racconta il presidente di Hotelleriesuisse Ticino Lorenzo Pianezzi. «In anni di carriera ho sentito di tutto, compreso chi ha utilizzato l'apparecchio come ghiacciaia per tenere al fresco le birre, e naturalmente capita anche che qualcuno si lamenti» continua Pianezzi, che ricorda come «se da una parte è vero che la presenza del bidé è un carattere distintivo ticinese, dall'altra molti alberghi per motivi di spazio ne sono privi».
«Carenza di apparecchi» - Per il direttore di GastroTicino Massimo Suter il problema non è solo culturale. «Nel nostro cantone la tradizione del bidet casalingo è forte, ma per quanto riguarda gli hotel, si scontra con la presenza di una clientela tradizionalmente germanica, che non è abituata a farne uso. Soprattutto nelle strutture vecchie, dunque, si registra una carenza di questi apparecchi».
Vendite in calo - I prezzi degli immobili sempre più alti, poi, non aiutano. «I metri quadri vengono razionalizzati al massimo, questo tanto per l'edilizia normale quanto per gli alberghi» conclude Suter. Ne è la prova il trend delle vendite: in Ticino i bidé si vendono sempre di meno, fanno sapere da Geberit. Per motivi (anche) di spazio, la "vecchia" vaschetta viene sostituita sempre più spesso dalle doccette da wc, spiega la portavoce dell'azienda Brigitte Kühne: «Questi apparecchi (specie di rubinetti incorporati direttamente nella toilette, ndr.) consentono di risparmiare lo spazio del bidet senza rinunciare al comfort di un gesto igienico che dà freschezza e benessere».
La toilette-shower - «Si tratta di una tendenza che non riguarda solo il Ticino» aggiunge Kühne. «Anche nella Svizzera interna, rispetto al passato, sono sempre più le persone che preferiscono pulirsi con l'acqua piuttosto che con la carta e optano per questa soluzione». Chissà allora che, in futuro, il bidé non scompaia del tutto dalle nostre latitudini. E con lui i piccoli "incidenti" culturali da toilette. Ma per quest'estate non se parla, e certo nemmeno per la prossima.