Cerca e trova immobili

CANTONE"Abbiamo perso in un anno 190 posti di lavoro"

23.11.15 - 16:51
Tanti sono i posti di lavoro persi nella grande distribuzione durante il 2015. La cura secondo Disti: "Meno tasse e orari dei negozi flessibili"
Fotolia
"Abbiamo perso in un anno 190 posti di lavoro"
Tanti sono i posti di lavoro persi nella grande distribuzione durante il 2015. La cura secondo Disti: "Meno tasse e orari dei negozi flessibili"

LUGANO - 190 posti di lavoro persi in un anno nel settore della grande distribuzione. La denuncia arriva per bocca della DISTI, i Distributori ticinesi, settore - quello della distribuzione - che dà lavoro a circa 15.000 persone.

La perdita di 190 posti di lavoro, tradotto in cifre vuol dire - se calcoliamo uno stipendio medio di 4'300 franchi al mese - di oltre 10 milioni di franchi in salari sottratti ai circuito economico, nell'arco di un anno.

"Va precisato - spiega la DISTI - che nella grande distribuzione non ci sono stati licenziamenti collettivi. La perdita dei posti di lavoro – dovuta alla mancata sostituzione di collaboratori andati in pensione o che hanno ridotto il loro tempo di impiego - è dovuta a una lenta emorragia di occupazione".

Tra le cause di questa emoraggia, secondo DISTI - vengono indicate "il rafforzamento del franco rispetto all’euro, la crisi generale che ha ridotto il potere d’acquisto dei consumatori, e soprattutto il conseguente aumento del turismo degli acquisti".

Nel frattempo i partner della DISTI hanno ridotto i prezzi di molti generi, alimentari: "Continuiamo comunque a sostenere i produttori locali, ma è chiaro i costi generali in Ticino sono molto più alti rispetto all’Italia: salari, terreni, affitti, servizi.Insomma, più di così non si può fare".

Per i Distributori ticinesi le soluzioni di fronte a questo scenario sono sostanzialmente due. La prima: "le condizioni quadro entro le quali il commercio si deve muovere dovrebbero essere migliorate, evitando di imporre, per esempio, nuove tasse e penalizzazioni per i consumatori. La seconda: "a rendere meno concorrenziale il commercio ticinese ci sono anche le eccessive limitazioni sugli orari di apertura dei negozi". A tal proposito il prossimo 28 febbraio i ticinesi saranno chiamati al voto sul referendum contro la nuova legge sui negozi approvata dal Gran Consiglio

Ricordiamo a questo proposito che il 28 febbraio saremo chiamati al voto sul referendum contro la nuova legge sui negozi approvata dal Gran Consiglio e confidiamo che le cittadine e i cittadini ticinesi sapranno comprendere le necessità del nostro settore.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

vulpus 8 anni fa su tio
Purtroppo la politica in Ticino cambia colore, ma non il modo di fare. Si continua a voler mungere la mucca, anche se oramai non fa più latte. E una volta che la mammella è rovinata lo sarà per sempre. Il cantone continua imperterrito ad imporre tasse a destra e amanca ingiustificate, mentre deve iniziare a risparmiare, su tutti i fronti, invece di sperperare il denaro pubblico.

Mac67 8 anni fa su tio
Più di così si puo' fare! il problema in Svizzera sono i cartelli che spengono mediamente del 150% i costi in alto, rispetto alla media europea! sono da colpire le lobby degli importatori! franco forte... quando l'euro era a 1.60 nessuno dei nostri industriali a gongolato, anzi si lamentavano, del costo dei salari in Svizzera! peccato che si fa confusione tra lordo e netto ! certo che ad un italiano a cui si offre 2300 chf , viene da noi! ma non si dice che in Italia la pressione fiscale sullo stipendio è del 67% vuol dire che contributi salario all'imprenditore costa come uno stipendio superiore a 4000 e col cambio a 1.6 superiore a 5000! la fiaba degli stupendi bassi, dovrebbe essere spiegata e capito il vero problema! LOBBY IMPORTATORI ed INDUSTRIE FARMACEUTICHE che ci fatturano il 300% di costi in piu' rispetto Europa, e la maggior parte è svizzera, contribuendo all'esplosione di costi x casse malati, contribuendo ad un minor potere di acquisto .

Arpac 8 anni fa su tio
E ci é andata ancora bene.

tazmaniac 8 anni fa su tio
"Meno tasse e orari dei negozi flessibili" ... manca la voce più importante PREZZI PIÙ BASSIIIII !!
NOTIZIE PIÙ LETTE