Tax & Finance SA: «Siamo estranei ai fatti»
La società luganese risponde alle accuse di riciclaggio di denaro riportate oggi da alcuni giornali italiani in merito all'arresto del suo dirigente.
LUGANO - La società luganese, patrocinata dall'avvocato Paolo Bernasconi, risponde alle accuse riportate oggi da alcuni giornali italiani in merito all'arresto del proprio dirigente. E risponde dicendo di essere «completamente estranea ai fatti che gli sono imputati». Niente riciclaggio di denaro quindi.
«La stampa italiana - si legge nella nota - riferisce oggi di una indagine penale che coinvolge un dirigente di Tax& Finance SA partita da una segnalazione anonima di alcuni anni orsono. A quest'ultima fece seguito una perquisizione presso un professionista in Italia, oltre due anni fa, riguardante una importante operazione immobiliare nel Comune di Peschiera Borromeo. A questo riguardo si ipotizzavano irregolarità di carattere amministrativo».
Tax & Finance SA sottolinea come essa non c'entrasse nulla con tutta questa storia. «La nostra società é totalmente estranea a questa operazione immobiliare, avviata nel 2006, e poi perfezionata da parte di due promotori residenti in Italia. A carico degli stessi vengono poi ipotizzate irregolarità di carattere fiscale riguardo alla utilizzazione del ricavo di questa operazione immobiliare. Assieme a banche italiane e internazionali e ad altri consulenti di primaria importanza, da parte nostra venne fornita consulenza societaria in esecuzione di mandato professionale conferito da parte dei due promotori immobiliari».
La società specifica pure di non aver mai fornito prestazioni alla ditta perseguita: «I media hanno collegato questa inchiesta anche con una indagine riguardante Infront Spa, per la quale non abbiamo mai fornito nessuna prestazione».
Tax & Finance si dice tranquilla e aspetta con serenità l'esito degli accertamenti: «Finora dalle autorità non ci é mai pervenuta alcuna richiesta di informazioni,che verrebbe comunque puntualmente soddisfatta in modo cooperativo.Abbiamo pertanto conferito mandato ai nostri patrocinatori legali di smentire in tutte le sedi opportune ogni informazione fuorviante o denigratoria», conclude la società.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!