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CONFINE / CANTONE "Succederà un pandemonio"

08.07.15 - 06:18
I frontalieri pagheranno la "tassa del medico": lo dice una circolare ministeriale inviata da Roma
 "Succederà un pandemonio"
I frontalieri pagheranno la "tassa del medico": lo dice una circolare ministeriale inviata da Roma

VARESE-LUGANO - La sorpresa è arrivata carponi, senza far rumore: la circolare «di chiarimento», indirizzata dal Ministero della salute italiano agli enti della fascia di confine, è datata 12 maggio. Poi, il silenzio. Fino ad oggi, a conoscerla era solo qualche funzionario locale, qualche assessore, oltre agli sventurati sportellisti delle Asl che, a denti stretti, protestano già: «Vedrete che pandemonio, quando si verrà a sapere». Toccherà a loro spiegare uno a uno a 60mila frontalieri italiani che da oggi (anzi da ieri) dovranno pagare per le cure mediche che fino a ieri (anzi fino a oggi, di fatto) erano praticamente gratuite.

Facciamo due conti - La spesa non è da poco: fino a 1549 euro l’anno (il 7,5 per cento) per i redditi da zero a 20 658,2 euro – da chiarire la questione del cambio con il franco – fino a un massimo di 2 788 euro per chi guadagna dai 51 564,68 euro in su. Lo dicono, chiaro e tondo, i primi moduli ritirati in questi giorni agli sportelli (vedi allegato). Ecco, a conti fatti, quanto dovrebbero pagare gli interessati:

Reddito annuo (in euro)Costodell’assicurazione (in euro)
20 0001500
30 0001923.03
40 0002323.03
Dai 510002723.03

"Soluzione transitoria" - Quali conseguenze da questa parte del confine? Lo chiediamo a Roberto Crugnola, responsabile del patronato Inas di Mendrisio. «Va detto che si tratta, in ogni caso, di una soluzione transitoria valida fino al 2018, quando entrerà in vigore il nuovo regime fiscale per i pendolari della fascia di confine» spiega l’esperto.

Più clienti per le casse malati svizzere? - «Per i frontalieri che già lavorano in Ticino è una cattiva notizia, chiaro, e non hanno scelta" prosegue Crugnola: "Per i nuovi frontalieri, invece, le casse malati svizzere saranno da oggi un’opzione più interessante: questo varrà, in realtà, più per i frontalieri single che per quelli con famiglia». È presto, tuttavia, per tirare le somme. «Proprio in questi giorni – continua Crugnola – stiamo preparando una proposta che invieremo a Regione Lombardia, per chiedere una soluzione provvisoria di tipo forfettario in alternativa al pagamento della percentuale sul reddito». Staremo a vedere.

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