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CANTONEAvventura col bimotore: 63 ore di volo da Lugano a Bali

05.06.15 - 06:24
Sedicimila chilometri per consegnare un aereo Piper: è la più recente avventura del luganese Giorgio Fasulo
Avventura col bimotore: 63 ore di volo da Lugano a Bali
Sedicimila chilometri per consegnare un aereo Piper: è la più recente avventura del luganese Giorgio Fasulo

LUGANO - Nove giorni di viaggio, sedicimila chilometri (suddivisi in diciotto tappe), sessantatré ore di volo e quattordici nazioni. Sono questi i dati salienti della più recente avventura del pilota luganese Giorgio Fasulo: in solitaria dal Ticino all’Indonesia con un aereo bimotore. Un’avventura intrapresa per questioni professionali, ossia la consegna di un velivolo Piper che una scuola di volo privata dell’isola di Bali aveva acquistato in Svizzera. Si trattava, insomma, di un cosiddetto ferry flight (in pratica lo spostamento di un aereo da un luogo all’altro). “Effettuo voli di questo genere più volte a settimana – ci spiega Fasulo – ma di solito per consegne a corto raggio, sul continente europeo”. Capita però, come in questo caso, di dover coprire distanze molto più lunghe: “Nel 2014 avevo attraversato l’Oceano Atlantico con un aereo monomotore, nelle ultime settimane ho invece potuto raggiungere Bali con Piper”.

Quest’ultimo viaggio è iniziato a Lugano lo scorso 14 maggio: “In nove giorni ho sorvolato diverse nazioni, ognuno con le sue particolarità”. In Arabia Saudita Fasulo ha per esempio dovuto affrontare una tempesta di sabbia, mentre nei cieli malesi ha attraversato violenti temporali estivi. In India il pilota si è invece ritrovato a fare i conti con lunghe procedure burocratiche: “Durante uno scalo tecnico all’aeroporto di Calcutta, ho dovuto aspettare tre ore, finché qualcuno mi è venuto a chiedere cosa mi servisse. Per il rifornimento di carburante ci sono poi volute altre nove ore”. Ma tutto è andato secondo i piani: il 23 maggio il Piper è infine atterrato a Bali ed è stato consegnato agli acquirenti, con tanto di festeggiamenti. “In viaggi come questo non ho la possibilità di visitare i paesi in cui faccio scalo, poiché ci sono dei tempi da rispettare” ci dice Fasulo. “Ma una volta arrivato a destinazione – aggiunge – ho preso qualche giorno di vacanza prima di rientrare in Svizzera con un volo di linea”.

E ora tra i prossimi incarichi assegnati al pilota luganese potrebbe già esserci un nuovo volo a lunga distanza: “Al momento c’è in ballo un ferry flight dalla Grecia al Sudafrica” ci dice infatti Fasulo, che ha ereditato la sua passione per il volo dal padre. È infatti il figlio del più conosciuto Luigi, detto Gino, il pilota che nel 2002 era ai comandi dell’aereo da turismo che si schiantò contro il Pirellone a Milano e perse così la vita. “È un episodio – ci confida Fasulo – che non ha in nessun modo influenzato la mia attività come pilota”. E ci assicura che anche durante il lungo viaggio in solitaria verso Bali, non ha mai avuto paura: “Durante il volo ho dovuto affrontare condizioni nuove, dalle temperature estreme al clima monsonico, ma non ho avuto problemi” conclude.

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