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LUGANO“Quelle piante mi hanno bruciato 10.000 franchi”

23.03.15 - 08:32
Tra nubifragi e morti improvvise, sfuma il super investimento che le aveva proposto il medico di fiducia. Ma il caso di una 50enne di Chiasso non è isolato
“Quelle piante mi hanno bruciato 10.000 franchi”
Tra nubifragi e morti improvvise, sfuma il super investimento che le aveva proposto il medico di fiducia. Ma il caso di una 50enne di Chiasso non è isolato

LUGANO - Consigliava ai suoi pazienti di investire in quella piantagione della Costarica. Centinaia di alberi che, una volta cresciuti, avrebbero fruttato soldi a palate. Qualcosa sembra essere andato storto nei piani di un medico ticinese, con studi sia a Lugano, sia a Bellinzona. Perché sono almeno 20 le persone che, a qualche anno di distanza, sono infuriate per un affare mai andato in porto. A farsi portavoce dei pazienti delusi, è una 50enne di Chiasso. “Ho investito 10.000 franchi. E quando è arrivato il momento di incassare, il dottore mi ha detto che non era più possibile e che c’erano dei problemi”.        

Affari d’oro - Ingenuità? Sprovvedutezza? Forse. Ma intanto parecchi ticinesi hanno dato fiducia alle promesse del medico. “Io andavo da lui da anni - riprende la donna di Chiasso -, avevo un ottimo rapporto con lui. Credendogli, ho pensato di fare un investimento per i miei figli. Il dottore mi diceva che quei 10.000 franchi sarebbero potuti diventare 300.000. Sulla carta, ci poteva stare”.     

Primo taglio amaro - Poi la donna mostra il documento, datato 2007. Un contratto di compravendita di piante tropicali da mettere a dimora. Da una parte la diretta interessata, dall’altra la Fidesta SA di Lugano, società di proprietà del medico. L’accordo è per 200 piante miste, tra cui il teak, utilizzato nell’arredamento moderno ma anche nell’industria navale. “Dopo 7 anni, in coincidenza del primo taglio degli alberi, avrei dovuto incassare i primi soldi. A settembre 2014 mi sono, dunque, presentata dal medico. All’inizio mi ha parlato di un nubifragio, poi della morte dei proprietari della piantagione. Insomma, tutto stava sfumando”.

Alla ricerca della verità - La 50enne di Chiasso lancia un appello: “So che altre persone si trovano nella mia stessa situazione. E, da varie ricerche, ho scoperto che la società costaricense che gestisce direttamente le piantagioni ha già ricevuto varie denunce. Vorrei che ci unissimo per conoscere la verità”.

Milioni di alberi - Ma qual è la verità del protagonista di questa vicenda? Il medico, raggiunto in uno dei suoi studi, non si tira indietro. E racconta la sua versione.  “So che c’è gente delusa. E mi dispiace. Io stesso ho investito tanti soldi in quella piantagione”. Poi entra nei dettagli. “In realtà le piantagioni sono una quindicina. Sono immense, contano 2 milioni di alberi”.

Persone care - Il dottore fa un balzo indietro nel tempo. “Io ci credevo veramente. E ho consigliato di fare la mia stessa scelta alle persone a cui tenevo particolarmente. Purtroppo qualcosa è andato storto. I proprietari sono morti. Ci sono stati problemi di successione e di altro tipo”.

Lotta per il risarcimento - Il medico assicura di non starsene con le mani in mano. “Siamo sotto avvocati, abbiamo fatto causa alla compagnia che gestisce le piantagioni. Stiamo lottando per ottenere un risarcimento e ci siamo rivolti anche all’ambasciata della Costarica. I tempi, però, sono lunghi”.      

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