CANTONEIl Ticino seduce Expo con polenta, luganighe e merlot

BELLINZONA/MILANO. Polenta rossa e luganighe, il classico piatto di affettati e una panna cotta alle noci con le Pastefrolle della Valle Bedretto. Se non conoscete uno di questi piatti, sarà meglio provarli, perché nel prossimo anno li proveranno molti dei milioni di visitatori di Expo 2015. Poi ci sono i vini: il Mattirolo, bianco di Merlot della Valsangiacomo Vini; il Merlot Riserva, un rosso della Cantina Giubiasco e il Merlot Roncaia Riserva di Vinattieri Ticinesi. Sono questi i rappresentanti del nostro cantone nel Menù ufficiale del Padiglione Svizzero. Da citare, anche, i Pizzoccheri della Valposchiavo. Dei prodotti rappresentativi anche secondo Giorgio Romano di Slow Food Ticino. «Chiaramente è presto, non si può giudicare dal nome del piatto – ci spiega – Bisognerà vedere come saranno preparati. Spero che faranno una giusta scelta tra tradizione e innovazione».

Viticultori entusiasti - La qualità dei piatti ticinesi, dipenderà anche dai fornitori. Se per il cibo è ancora presto per capire da quale mulino verrà la farina o quale macellaio riempirà cotanto budello, la lista dei vini parla già chiaro. Da ogni cantina prescelta spilla buonumore. «È stata una sorpresa e una soddisfazione – commenta Uberto Valsangiacomo – il Merlot bianco in Ticino è un po’ una specialità e spero si faccia onore». Anche a Giubiasco, il direttore Adriano Petralli non nasconde la gioia: «Mi fa anche piacere che a Milano saranno presenti tre vini con una grande tradizione che si sapranno distinguere». Infatti anche la terza scelta, il Roncaia, è un vino storico dell’enologia ticinese: «Compie quest’anno i 30 anni, è nato assieme all’azienda», racconta Luigi Jr Zanini della Vinattieri». Un onore per queste aziende, una vetrina, ma anche un buon affare. Il Mattirolo e il Riserva, serviti al ristorante, vedranno già una prima ordinazione di circa 2 000 bottiglie. Il Roncaia sarà invece servito negli eventi speciali, dove tutto dipenderà dalla sete di politici e vip.