Cerca e trova immobili

LUGANO"Stretti e sudati per arrivare a casa, vogliamo più corse"

06.10.14 - 08:31
Centinaia di cittadini stremati dal tragitto dell'autopostale 434 Lugano-Carona-Lugano
Foto Archivio Ti-Press
"Stretti e sudati per arrivare a casa, vogliamo più corse"
Centinaia di cittadini stremati dal tragitto dell'autopostale 434 Lugano-Carona-Lugano

LUGANO - Immaginatevi all’interno di un autopostale, schiacciati dagli altri passeggeri e alla prima fermata, costretti a scendere per permettere a chi è arrivato a destinazione di poter uscire dal bus. Tutti in fila indiana. Immaginatevi di essere studenti o impiegati e alle 18:30, dopo aver smontato da lavoro o dopo l'ultima lezione, costretti a sudare per poter saltare sull’ultima corsa delle 19:02 che vi porta a casa.

Qualcuno l’ha definita una situazione tragicomica, qualche altro invece di comico non ci vede proprio nulla. Ma la situazione è reale ed è quella che si presenta ormai da anni a centinaia di cittadini, quelli della corsa 434 dell’Autopostale Lugano-Carona-Lugano. La loro prima petizione risale al 2012. Il 30 settembre scorso ne hanno inviata un’altra, sempre alla città di Lugano, 164 firme.

 

“La frequenza delle corse è molto bassa – ci dice Anna, promotrice dell’ultima petizione - Ne abbiamo una ogni ora e nell'orario di pranzo c'è una pausa di ben 2 ore e 30 minuti. Di sera l’ultima corsa da Lugano verso Carona è alle 19.02. Per non parlare di quelle rarissime il fine settimana. Inoltre, i veicoli fornitici non sono sufficientemente capienti per contenere tutti gli utenti nell'orario di punta delle 17.30”. Dunque non solo le corse ma anche i mezzi utilizzati non soddisfano. Da questa primavera è stato introdotto un nuovo autopostale che a giudizio degli utenti è inadeguato: “I posti a sedere sono stati ridotti, gran parte dei passeggeri è costretta a stare in piedi per tutta la tratta, impervia e piena di tornanti. Inoltre manca il freno motore e a ogni frenata gli utenti sobbalzano. C’è anche qualcuno che si è fatto male, ma non lo ha fatto presente all’Autopostale”.

 

Reazioni - Con la petizione i passeggeri si aspettano un segnale da parte della Città, anche se la competenza è del Cantone, in quanto la tratta è regionale. L’Autopostale da noi sollecitata ha ammesso che “le corse sulla linea 434 in alcuni momenti della giornata raggiungono effettivamente picchi d’utenza elevati. Spetta però al committente (il Cantone, ndr) decidere su eventuali modifiche legate alle corse”.

“Noi pensiamo che dovrebbe essere la città di Lugano a prendersi cura di questo problema - precisa Anna - Il 9 maggio scorso durante un dibattito sui servizi di trasporto pubblico, il Municipale Angelo Jelmini spiegava che la città sta lavorando per limitare il numero dei mezzi privati in centro, tramite la riduzione dei parcheggi disponibili o il loro rincaro. Noi allora ci chiediamo con quali mezzi si debba andare in centro, visto la carenza del servizio dei trasporti? Siamo consapevoli della mancanza dei fondi che attualmente lamenta la città, ma facciamo presente che avendo ampliato il raggio dei contribuenti, gli stessi ora si attendono anche dei servizi”.

 

Eppure la Città di Lugano non nasconde la volontà di potenziare i servizi, ma la linea di Carona è di competenza cantonale. Angelo Jelmini, responsabile del Dicastero della mobilità, è chiaro: “Il tema è noto ma tocca il sovvenzionamento cantonale, i servizi regionali che l’Autopostale svolge per conto del Cantone, il quale al momento non ha previsto un potenziamento del servizio. Da parte nostra, abbiamo fatto uno studio sul potenziamento del trasporto pubblico in tutta Lugano, compreso Carona, e la stima dei costi complessivi è di un milione e mezzo l’anno. Noi oggi purtroppo non abbiamo le risorse disponili per attivare questo potenziamento”. Ma Jelmini lascia anche qualche speranza: “Non ho ancora visto la petizione, ma, appena arriverà in Comune, cercheremo di coinvolgere nuovamente il Cantone e l’Autopostale, per trovare una soluzione migliorativa. Cercheremo almeno di capire se e perché il Cantone non è disposto a potenziare il servizio”.

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
ALLEGATI
Documento
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE