Richiedenti d'asilo al lavoro, oltre 10mila ore di volontariato

Roberta Pantani: "L'esperienza di Chiasso come esempio in Svizzera"
CHIASSO - Sono stati presentati questo pomeriggio presso la sede comunale di Chiasso i risultati dell'Attività di Utilità Pubblica (AUP). Il Sindaco di Chiasso, Moreno Colombo, ha dichiarato che "è stata creata un'attività di volontariato per migliorare la convivenza tra i richiedenti d'asilo e favorire la loro presenza nel tessuto sociale".
Dal febbraio 2012, anno di partenza del progetto con i fondi dell'Ufficio federale della Migrazione (UFM), sono state prestate 10'342 giornate di lavoro da parte dei richiedenti d'asilo. L'attività, su base volontaria, prevede 30 franchi al giorno pagati ai volontari e ha l'intento da una parte di far svolgere lavori di pubblica utilità e dall'altra di favorire l'integrazione tra richiedenti.
"Questa attività sensibilizza in modo positivo la questione della loro presenza tra i cittadini e tiene occupati i richiedenti, è un aspetto importante - ha riferito Antonio Simona, direttore del Centro di registrazione e accoglienza - inoltre questi lavori non fanno concorrenza al mercato del lavoro".
I Comuni finora coinvolti sono quelli di Chiasso, Vacallo, Balerna e Castel San Pietro. Le attività spaziano dalla pulizia e mantenimento dei sentieri, strade, parchi per gli Uffici tecnici comunali (UTC).
Roberta Pantani, municipale di Chiasso, tiene a sottolineare che "il nostro Comune è stato l'apripista di questi programmi occupazionali. Il nostro impegno è stato trattato a livello nazionale ed è stato portato come esempio".
I 30 franchi vengono contabilizzati e pagati alla partenza del volontario da Chiasso, "non vengono dati in contanti a fine giornata per comprare la birra, questo è un aspetto che ci ha dato problemi in passato", ha rivelato il Sindaco Colombo.




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