Cerca e trova immobili

BIASCA/ MALVAGLIA"Sì, la natura può aiutare chi ha problemi di nervi e di stress"

13.03.14 - 08:23
La proposta di un consulente finanziario di Biasca continua a essere bocciata dal Dipartimento della sanità. L’esperta Tatiana Zafirovska: "La Pet Therapy farebbe risparmiare un sacco di soldi allo Stato"
Foto d'archivio (Keystone)
"Sì, la natura può aiutare chi ha problemi di nervi e di stress"
La proposta di un consulente finanziario di Biasca continua a essere bocciata dal Dipartimento della sanità. L’esperta Tatiana Zafirovska: "La Pet Therapy farebbe risparmiare un sacco di soldi allo Stato"

BIASCA/ MALVAGLIA – Lui chiede da anni di creare un parco terapeutico in ambiente ecologico nei boschi che si estendono tra Biasca e Malvaglia. Il Cantone, però, puntualmente gli snobba o gli boccia la proposta. L’idea di Valerio De Giovanetti, 62 anni, consulente finanziario di Biasca, è raccontata sull’edizione odierna di 20 Minuti. Lo spazio si baserebbe sulla Pet Therapy e sulla zooterapia. “Sarebbe un ottimo sistema per curare le persone che soffrono di stress e di nervi – sostiene De Giovanetti –. Consentirebbe, inoltre, di abbattere i costi sanitari. Purtroppo continuo a non essere preso in considerazione”. Non si sbilancia il direttore del Dipartimento della sanità Paolo Beltraminelli: “Pur trattandosi di un’idea lodevole, il progetto non rappresenta una priorità per il Ticino”.

Aiuto decisivo - La risposta del ministro indica che metodi come la Pet Therapy o la zooterapia sono ancora poco considerati nella Svizzera italiana. “Ed è un peccato – sottolinea Tatiana Zafirovska, psichiatra, psicoterapeuta ed esperta di terapie con gli animali –. Questo genere di cure farebbe risparmiare un sacco di soldi allo Stato”. Ma la questione, secondo l’esperta, non è solo economica. “Il fatto – dice – è che questi metodi funzionano. Quella tra l’uomo e l’animale è una relazione antica, che va avanti da millenni, c’è un rapporto profondo. L’animale in molti casi non sostituisce del tutto il farmaco, ma può rappresentare un aiuto decisivo per uscire da una situazione delicata”.

La forza della natura - Nei Paesi nordici, in Inghilterra, negli Stati Uniti, le terapie con animali sono riconosciute ufficialmente. “Da noi invece no – afferma Zafirovska –, perché abbiamo ancora una mentalità troppo chiusa in materia. Eppure, ci sono studi importanti che attestano la pertinenza di queste teorie. L’animale non giudica. E per il paziente che soffre di disturbi psichici, e che dunque teme il pregiudizio, questo è un valore aggiunto. Anche solo toccare un animale è un gesto che ti scarica, che ti tranquillizza. L’animale poi ti porta giocoforza in mezzo alla natura. E la natura è un vero toccasana, per chiunque. L’aria aperta e il contatto con la terra sono medicine fondamentali per l’umore”.     

Qualità di vita - La medicina tradizionale, tuttavia, continua a snobbare i metodi elogiati da Zafirovska. “Poi però ci si rende conto che gli anziani con un animale domestico, soffrono meno la depressione rispetto agli altri. Purtroppo da noi c’è ancora un atteggiamento di eccessiva ostilità verso la zooterapia e la Pet Therapy. I vantaggi li misuriamo anche a livello della qualità di vita. Grazie a queste terapie, si può garantire l’occupazione del tempo dei pazienti affetti da disturbi con qualcosa che dà loro la carica. Non è come rinchiuderli in un laboratorio protetto a fare lavoretti poco stimolanti”.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE