Cerca e trova immobili
LUGANO

Ultras violenti, la difesa: "Il carcere gli farebbe più male che bene"

I legali dei due imputati puntano sulla presa di coscienza dei giovani. Scaricata parte della responsabilità sul fenomeno degli hooligan
None
Ultras violenti, la difesa: "Il carcere gli farebbe più male che bene"
I legali dei due imputati puntano sulla presa di coscienza dei giovani. Scaricata parte della responsabilità sul fenomeno degli hooligan
LUGANO - Dopo 15 minuti di pausa è ripreso il processo contro i due ultras, per i fatti avvenuti a margine del derby HCL-HCAP del 24 settembre. Dopo la richiesta di pena è l'ora delle arringhe difensive. Arduo il compito di Edy...

LUGANO - Dopo 15 minuti di pausa è ripreso il processo contro i due ultras, per i fatti avvenuti a margine del derby HCL-HCAP del 24 settembre. Dopo la richiesta di pena è l'ora delle arringhe difensive. Arduo il compito di Edy Salmina, Davide Corti e Cristina Maggini, difensori degli imputati K.G., 21enne imbianchino, e N.C. 20enne giardiniere.

 

La difesa di K.G. - A parlare, per K.G., è l'avvocato Maggini: "I fatti sono ammessi. Non ci saranno contestazioni. Sono episodi indiscutibilmente gravi che la difesa non vuole relativizzare o banalizzare. La vera questione riguarda la commisurazione della pena. K. è un ragazzo di 21 anni, ha una fidanzata. Non ha precedenti da minorenne. Ha frequentato le scuole dell'obbligo con difficoltà. Sempre col supporto pedagogico. Ha iniziato degli apprendistati poi interrotti. Sempre per la difficoltà nell'apprendimento. Quindi ha iniziato il lavoro da imbianchino, non voleva rimanere a casa a far niente".

 

L'avvocato vuole evidenziare l'impegno del ragazzo per costruire il suo futuro: "Ha dimostrato coraggio e intraprendenza. Ha aperto una ditta individuale di pittura. Iniziativa seria, concreta, alla quale tiene molto. Ha acquistato un furgoncino, commissionato a un grafico il logo della ditta. E il lavoro ha cominciato ad arrivare. Intanto K. ha lavorato nel ristorante di famiglia, mostrando di saper assumersi le sue responsabilità. Siamo agli inizi di una potenziale crescita professionale, ma l'impegno è innegabile".

 

Maggini, insomma, vuole dimostrare come il carcere sarebbe dannoso per il futuro del ragazzo: "Dagli atti è evidente che in K. si è verificato un cambiamento. Lo si vede dai verbali degli interrogatori. In quello di Montagnola ha rilasciato dichiarazioni infelici. Nei verbali dell'interrogatorio davanti al procuratore generale non si può non notare un cambiamento. Dichiara di volersi scusare con l'ispettore e di volerlo fare di persona. Afferma anche di rendersi conto di aver sbagliato in merito ai fatti di Montagnola. Contestualmente a queste dichiarazioni l'imputato elargisce pure un risarcimento alle parti lese, gli agenti, l'hockey club Lugano e il Municipio".

 

Il segnale più importante, secondo l'avvocato, è la consapevolezza da parte di K. della necessità di un aiuto: "Segnale fondamentale. L'imputato capisce di avere bisogno di uno specialista e chiede di poter seguire un percorso terapeutico. Percorso impegnativo che richiede un impegno settimanale e la partecipazione della famiglia". Maggini sottolinea alcuni aspetti riguardanti K. che, in parte, mitigherebbero le sue colpe "Consideriamo la giovane età dell'imputato. L'esperienza del carcere l'ha toccato intimamente. Secondo elemento da considerare è l'incensuratezza da minorenne e la sua situazione professionale, ma soprattutto l'assunzione della responsabilità e il suo pentimento. Credo che la sua sia una presa di coscienza importate".

 

Per questo motivo, "se vogliamo che questo embrione di assunzione di responsabilità e consapevolezza maturi, chiediamo un'unica pena detentiva sospesa condizionalmente". Maggini chiede che K. possa seguire un percorso psicologico, e l'utilizzo del braccialetto elettronico da attivarsi durante le partite e altri avvenimenti a rischio, e anche durante la sua attività lavorativa - in modo da assicurare il corretto svolgimento di questo percorso. "L'ultimo posto dove questo processo di maturazione può avvenire è il carcere".

 

La difesa di N.C. - Prende quindi la parola l'avvocato Salmina a difesa di N.C.: "Ci sono processi che decidono dei destini. E' il caso di N.C. La sua vita è a un bivio. Sa che non può più sbagliare. Anche noi difensori, assieme ai suoi genitori, siamo allarmati per la sua situazione. N.C. ha capito però cosa gli è successo e sa che questa è un'opportunità per ripartire".

 

Salmina torna ai fatti di Montagnola: "Siamo di fronte a un 20enne con tanta rabbia e poco autocontrollo che ha commesso in modo reiterato diversi reati. Ma cosa fare di lui adesso?". Il legale introduce quindi la questione della 'curva': "Una famiglia bis", la definisce. E passa la parola all'avvocato Corti: "Il ragazzo è entrato a far parte di un fenomeno più complesso, che richiede comprensione e attenzione. N.C. si è mosso all'interno di un fenomeno complesso, quello dell'hooliganismo. Si tratta di un gruppo coeso al quale corrisponde un tratto psicologico ben definito".Corti si affida a uno studio psichiatrico/forense sul tema dell'hooliganismo: "Uno studio che ha cercato di determinare le peculiarità del fenomeno in questione e che ha cercato le misure preventive per arginare il fenomeno, anche a livello della singola persona".

 

L'avvocato difensore cita una parte di questo studio: "Un hooligan è una persona che manifesta il desiderio di essere riconosciuto come il miglior sostenitore, ma anche il miglior combattente. L'hooligan deve fornire prova della sua lealtà". L'intenzione di Corti è quindi di alleggerire parzialmente N.C. delle sue responsabilità, proiettandole su quello che è un fenomeno sociale ben definito: "Il suo bisogno di affiliazione era effettivo. Come quello di esibizione e quello di difesa territoriale. Tutte caratteristiche dell'hooligan. Lo dimostrano le sue dichiarazioni. Non è più la persona singola che agisce, ma è il gruppo. E' in questo contesto, con queste regole, che ha agito N.C. "L'hooligan sostituisce l'io individuale con quello di gruppo. In un processo che limita la critica e favorisce il contagio emotivo". Situazione, questa, confermata anche dalla perizia psicologica effettuata dallo psichiatra che segue ora N.C.

 

Corti quindi si pone una domanda: "Perché questo ragazzo si è rifugiato nella curva? Problemi con la famiglia? Parlando con i suoi genitori non si direbbe. E nemmeno a livello scolastico e lavorativo. Non sembrano esserci nemmeno problemi a livello di relazioni. A livello medico?". L'avvocato torna sulla perizia psichiatrica: "Dal punto di vista diagnostico la perizia psichiatrica rintraccia elementi di un disturbo borderline della personalità. Ecco perché, forse, si è spinto verso un gruppo".

 

Anche per N.C. la difesa pone l'accento sulla presa di coscienza delle proprie azioni: "Nel proseguo della terapia N.C. ha mostrato una discreta presa di coscienza nei suoi comportamenti". Salmina teme la pena esemplare: "Rispettabilissimo che si voglia mandare un segnale all'hooliganismo. Insistere sulla misura di prevenzione generale impedisce di sanzionare equamente gli imputati". E punta sulla giovane età del ragazzo: "La sua età potrebbe essere un'attenuante. Dobbiamo domandarci se il carcere possa essere il posto giusto per lui. D'altra parte la richiesta di pena non è così lontana dai due anni necessari perché la stessa possa essere sospesa".

 

Per Salmina N.C. avrebbe capito i suoi errori e avrebbe già pagato. "Il castigo è servito. Ha già assaggiato il carcere. Chiuso in cella ha avuto il tempo di pensare non solo al disco su ghiaccio. Ha pensato ai genitori, al lavoro perduto, al suo futuro. Ma anche a cosa sarebbe successo se lo avessero fermato già ai tempi di Montagnola. Ha capito di avere un problema. Quello della violenza. Una presa di coscienza a poco più che 20 anni è molto importante. E segna una maturazione che spero sia irreversibile". Salmina passa ai provvedimenti auspicabili. "Un provvedimento da prendere è sicuramente una terapia psichiatrica - conclude -. Ma anche il seguirlo affinché non assuma più alcolici. Deve continuare il suo lavoro e non pensare più alla curva. Se la pensa dovrà essere in parte da espiare lo sia con la misura del braccialetto elettronico. Speriamo vogliate aiutare questo ragazzo. Dare fiducia a un ventenne è una scommessa che per una volta conviene fare".

 

L'HCL non ci sta - A difesa della curva del Lugano interviene alla fine Marco Bertoli, legale dell'Hockey Club Lugano. "Ingeneroso accomunare a questi fatti tutta la curva del Lugano. Si è parlato di hooliganismo cercando di spersonalizzare l'accaduto. La curva è un gruppo di oltre 1000 persone. Nello specifico dei fatti che ci hanno condotto in tribunale gli attori sono solo una decina. Una precisazione dovuta ai semplici tifosi". Bertoli si rivolge agli imputati: "Dite che l'HCL per voi è la vita? Credo che non sarà più la vostra casa. La curva dopo questi fatti è tornata alla pace e non credo che voglia ricadere in questi errori".

 

La sentenza è prevista per domani pomeriggio alle 16.30.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE