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Ecco come sceglieva le sue vittime

Agghiaccianti rivelazioni in aula dell'ex infermiere a processo per i ripetuti abusi sessuali su diversi pazienti con gravi deficit psicomotori
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Ecco come sceglieva le sue vittime
Agghiaccianti rivelazioni in aula dell'ex infermiere a processo per i ripetuti abusi sessuali su diversi pazienti con gravi deficit psicomotori
LUGANO - E' ricominciato alle 14 il processo nei confronti dell'ex infermiere accusato di violenza carnale (ripetuta), coazione sessuale (ripetuta), atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere, abbandono, coa...

LUGANO - E' ricominciato alle 14 il processo nei confronti dell'ex infermiere accusato di violenza carnale (ripetuta), coazione sessuale (ripetuta), atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere, abbandono, coazione (ripetuta), e infrazione della legge Legge federale sugli stupefacenti (per avere, senza autorizzazione, detenuto tra il 2006 e il 2007 un numero imprecisato - almeno 8 - di pastiglie Stilnox d a 10 mg l'una).

Dopo le prime formalità di natura processuale, il presidente della Corte, Rosa Item, ha affrontato il terzo capo d'accusa nei confronti dell'uomo, cioè gli atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere.

L'infermiere avrebbe abusato di una paziente affetta da una grave malattia debilitante. L'imputato ha ammesso in aula i fatti e ha raccontato di aver temuto di essere scoperto dal marito, che, nel frattempo, era sopraggiunto, dopo aver sentito i lamenti della donna, incapace di parlare (sofferente di afasia).

Oltre a questo caso, nell'atto di accusa, si cita un altro episodio nei confronti di un'altra paziente che l'imputato stesso ha definito durante gli interrogatori "aberrante e schifoso". L'infermiere, infatti, avrebbe approfittato, in più occasioni, della incapacità di resistere della donna, in quanto semiparalizzata e affetta da disturbi neuropsichiatrici. Abusi che hanno avuto conseguenze negative sulla già provata salute psichica della donna, con casi ripetuti di crisi epilettica.

A questo punto il presidente ha chiesto all'imputato come sceglieva le sue vittime? "Non lo so - ha risposto inizialmente l'ex infermiere - Sceglievo le mie vittime tra quelle che vivevano da sole e che avevano difficoltà psicomotorie. Quelle che sapevo che non mi avrebbero denunciato e non si sarebbero ribellate ai miei atti".

L'accusa di coazione - Nel corso del pomeriggio si è pure affrontato il quinto capo d'accusa riguardante la coazione per avere, usando violenza e / o minaccia contro diversi anziani costretti a fare, omettere o tollerare un atto. Atti avvenuti nel 2007.

A un anziano paziente di una clinica ticinese affetto da diversi problemi di salute, nel 2007, l'ex infermiere avrebbe messo il pannolino sporco di feci sotto la faccia urlando: "Vuoi che te lo faccia mangiare adesso?". E ancora: "Non dirmi come devo fare il mio lavoro e togli quel dito altrimenti te lo taglio". Questo è solo uno dei diversi maltrattamenti e violenze di cui si è reso protagonista l'uomo che, una volta scoperto, è stato licenziato.

 

Nel 2009, presso un'altra clinica del cantone, l'infermiere ha trascinato una anziana paziente che non voleva fare la doccia, dal bagno alla stanza, per le caviglie, causandole così uno stato di agitazione, spavento e pianto, che perdurò alcune ore. L'imputato ha ammesso i fatti.

 

Dalla perizia psichiatrica emerge una personalità affetta da disturbo narcisistico, da sadismo, così come un "uso oggettuale del prossimo". Per l'uomo, che ammette i fatti ed è pronto al risarcimento alle vittime in relazione alle sue capacità economiche, si ritiene adeguato un trattamento stazionario terapeutico già in sede detentiva in quanto si coglie l'alto rischio di recidiva.

 

 

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