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LUGANOTablet or not Tablet, arriva la verifica 2.0

22.04.13 - 08:44
Prima verifica on-line alle scuole medie di Lugano1 dove un docente di scienze ha sottoposto ai suoi allievi un test virtuale anziché cartaceo
Foto Andrea Pellerani
Tablet or not Tablet, arriva la verifica 2.0
Prima verifica on-line alle scuole medie di Lugano1 dove un docente di scienze ha sottoposto ai suoi allievi un test virtuale anziché cartaceo

LUGANO - Erano un po’ disorientati gli allievi della 4B delle medie di Lugano martedì scorso quando nell’aula di informatica hanno acceso i Pc per affrontare il loro primo “espe” on-line.  L’idea è venuta a Luigi Bertarini, docente di scienze con il pallino dell’informatica, che ha elaborato un test virtuale per  valutare la preparazione dei suoi allievi ma anche, e soprattutto, la possibilità di introdurre gradualmente l’utilizzo del computer e perché no, in futuro un tablet, come strumento didattico nelle sue lezioni.

Un’iniziativa che ha incontrato l’appoggio del direttore Fabio Cogoli il quale proprio nel tablet vede un supporto potente, un mezzo formidabile con il quale riagganciare l’attenzione dei ragazzi.

“Per non proporre solo un progetto di tipo tecnologico – spiega il Direttore - ho detto al corpo docenti: pensiamo a come integrarlo guardando anche a proposte pedagogiche del passato che non hanno funzionato perché era impossibile metterle in atto; forse, oggi, questo strumento può in qualche modo aiutarci a mettere in moto delle cose più ardite”.

Il passato – un progetto non decollato. Ardito senza dubbio era il suo sogno nel cassetto: dotare tutti gli allievi dell’istituto di un tablet, un’iniziativa che l’anno scorso avrebbe potuto decollare grazie a un finanziamento privato ma che non ha incontrato il favore del Cantone.  “Il progetto c’è ancora ma attualmente è bloccato da questioni di finanziamento, di scelte politiche e di tempi tipici della scuola pubblica.

Il presente –a caccia dell’autonomia finanziaria. Fabio Cogoli, infatti, non si è lasciato scoraggiare. “Quest’anno a livello dipartimentale sono cambiate molte cose e torno quindi a proporre il progetto. Ho studiato a fondo la questione economica e miro a poter gestire più autonomamente il budget di sede dimostrando che con il tablet si riesce anche a risparmiare a partire, per esempio, dalla carta e dai libri.

Il futuro – o tutti o nessuno. Se il Cantone ha bocciato l’idea della sperimentazione pur essendoci dei fondi privati a sostenerla - ipotizziamo - forse il tablet solleva altri dubbi oltre a quelli di natura finanziaria... “Forse. Di sicuro c’è l’abitudine a testare le cose con una certa lentezza: si fa uno studio di fattibilità per un anno, poi si testa con alcuni docenti, si sottopone a una classe, poi a un paio e via dicendo, un iter che può prendere anche diversi anni. A mio avviso non siamo più nella condizione di poter sperimentare le cose in questo modo. Ovvio che se posso farlo solo con una classe sarà meglio di niente, ciò non toglie che il progetto ha un senso solo se vengono coinvolti tutti gli studenti”.

ats

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