In occasione dell'inaugurazione della mostra sulla massoneria, il sindaco di Lugano fa chiarezza attorno alla massoneria. "Detesto personalmente l'identificazione della massoneria come centro di potere"
LUGANO - Non è passata inosservata la dichiarazione di Giorgio Giudici fatta ieri sera alla Biblioteca cantonale in occasione dell'inaugurazione della mostra "La Massoneria, tra mito e storia", che fino al 14 maggio esporrà oggettistica, simboli, strumenti, abbigliamento rituale e libri sulla massoneria.
A riportare le parole di Giudici è oggi laRegioneTicino. Giudici ha scelto la via della massima trasparenza, anche se in realtà l'affiliazione del sindaco della città alla massoneria è cosa nota ai più.
" Io vi racconterò - ha detto Giudici - qualcosa di diverso. Perché ci sono anche i momenti dell’emozione. Perché, vi chiederete, qualcuno fa domanda di entrare nella massoneria? Magari per curiosità? Oppure sperando in chissà quale interesse, magari per ricerca? A me l’ha chiesto un amico, una guida di cui mi fidavo". E poi:" Quando questa porta si apre ti vengono poste due domande: sei tu uomo libero e di buoni costumi?".
Giudici ha fatto chiarezza attorno al concetto di massoneria: "Il massone non è ateo. Il massone crede nel Grande Architetto dell’Universo. Crede in un generatore di qualcosa. Detesto personalmente – ha sottolineato – l’identificazione della massoneria come centro di potere. La massoneria è altro: offre strumenti per crescere individualmente".
Il sindaco ha raccontato di essere entrato nella massoneria nel 1977 e di non essersi mai nascosto. "Sono fiero – ha ripetuto – di essere massone".