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BERNA

Numero d'identificazione standardizzato per le società finanziarie

Numero d'identificazione standardizzato per le società finanziarie
BERNA - Un numero d'identificazione unico e standardizzato a livello internazionale per le società attive nel settore finanziario. Il Consiglio nazionale ha adottato oggi all'unanimità una revisione in questo senso dell'attuale legge in...

BERNA - Un numero d'identificazione unico e standardizzato a livello internazionale per le società attive nel settore finanziario. Il Consiglio nazionale ha adottato oggi all'unanimità una revisione in questo senso dell'attuale legge in materia (LIDI). L'attribuzione, che secondo il governo interesserà almeno 5000 società, sarà vincolata a una richiesta esplicita e sarà a pagamento.

La nuova disposizione permetterà di migliorare la qualità dei dati finanziari e faciliterà la valutazione dei rischi sistemici connessi alle transazioni finanziarie, ha indicato Hans-Ulrich Bigler (PLR/ZH) a nome della commissione preparatoria.

Siamo di fronte a una esplicita domanda delle società attive nel mercato dei derivati, ha aggiunto il ministro dell'interno Alain Berset, precisando che il disegno di legge riguarda due dipartimenti: finanze (DFF) e interno (DFI).

La competenza di attribuire il numero internazionale - denominato Legal Entity Identifier (LEI) - sarà dell'Ufficio federale di statistica (UST), che già ora si occupa di tale pratica per la Svizzera. La revisione non comporterà ulteriori costi per la Confederazione, ha sottolineato Berset: le spese saranno compensate internamente.

Il dibattito si è incentrato sulla facoltatività o meno del nuovo identificante. Con l'obbligatorietà, tutte le società dovranno pagare e viene da chiedersi chi finanzierà questa misura, ha messo in guardia Christian Wasserfallen (PLR/BE).

Sulla stessa linea si è schierata Andrea Gmür-Schönenberger (PPD/LU), secondo cui non essendo noti i requisiti necessari all'ottenimento del LEI, «siamo di fronte a una black box», una disposizione da adottare, o meno, a scatola chiusa.

Non è così, ha replicato Jonas Fricker (Verdi/AG), «è una legge come le altre». «Siamo favorevoli a tutti i nuovi mezzi che regolano i mercati finanziari», ha aggiunto, sottolineando l'importanza di un ente svizzero che si occupi di fornire questo numero senza che le società debbano chiederlo all'estero.

Contro il parere del Consiglio federale, che temeva un eccesso di burocrazia, il plenum ha voluto precisare nella legge - con 117 voti a 69 - che l'attribuzione e il rinnovo del LEI sono effettuati solo su esplicita richiesta. Il plenum non lo ha seguito, preferendo allinearsi alla commissione, con 117 voti a 69.

L'oggetto va agli Stati.

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