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BASILEA CITTÀSchiavo del sesso a pagamento, truffa per 600mila franchi il datore di lavoro

29.09.16 - 22:02
Un ex contabile di Bell è comparso davanti al giudice per appropriazione indebita. Con quei soldi pagava le prestazioni delle prostitute
Schiavo del sesso a pagamento, truffa per 600mila franchi il datore di lavoro
Un ex contabile di Bell è comparso davanti al giudice per appropriazione indebita. Con quei soldi pagava le prestazioni delle prostitute

BASILEA - Sapeva che «prima o poi» sarebbe stato beccato, ma questo non ha impedito a un ragioniere di 43 anni di mettersi in tasca illegalmente 600.000 franchi. Interrogato ieri dai giudici della Corte penale, l'uomo ha confessato di aver manipolato fatture tra il luglio del 2013 e il luglio del 2015 mentre lavorava nell'amministrazione della società Bell.

Cosa ci faceva con quei soldi? Pagava delle prostitute. A quel tempo, infatti, il suo matrimonio era in crisi. E l'uomo, sempre più spesso, passava le sue notti nel quartiere a luci rosse di Basilea.

L'imputato apprezzava in particolar modo i servizi di due ungheresi, un'ucraina e una polacca. Con i soldi rubati pagava loro viaggi all'estero, gioielli e notti in alberghi di lusso. A una delle due ungheresi ha addirittura acquistato una Range Rover da 60.000 franchi.

Il ragioniere ha ammesso che la compagnia di queste donne era diventata per lui una sorta di dipendenza. E ha confessato di aver sfruttato la sua posizione nell'azienda per poter condurre questa doppia vita. Il quarantenne ha spiegato di non aver avuto difficoltà nel derubare il suo datore di lavoro. I pagamenti dovevano essere convalidati solo da un'altra persona, che, secondo l'accusato, era facilmente aggirabile.

«Come riuscire a notare alcune fatture false tra 1000 pagamenti effettuati ogni settimana? Il rischio di essere pizzicati era insignificante», ha ammesso. Ma l'uomo ha voluto strafare e, quando le somme intascate sono diventate troppo grandi, è stato smascherato.

Fin dall'inizio il ragioniere ha confessato le sue responsabilità e ha più volte sottolineato di essersi pentito per quanto commesso. Per lui è stata decisa una condanna a 24 mesi sospesi. Tuttavia, anche se è riuscito ad evitare il carcere, la sua vita è comunque rovinata. Quanto accaduto l'ha condotto irrimediabilmente al divorzio e ormai non ha praticamente più contatti con la figlia. Come se non bastasse ha perso la casa e si trova a dover affrontare una montagna di debiti. Non solo deve, tra tutto, quasi 800.000 franchi a Bell, che gli ha addebitato anche i costi della revisione dei conti servita per smascherarlo, ma deve anche pagare 2.550 franchi al mese per la moglie e la figlia.

Come se non bastasse al momento è disoccupato. Aveva trovato lavoro presso Migros, ma è stato licenziato quando sui giornali è apparsa la sua storia. Gli resta la prostituta ungherese alla quale aveva comprato l'auto. Che ha deciso di vivere con lui.

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