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Depositato un atto di accusa nei confronti di tre presunti membri di un'associazione specializzata nel furto di informazioni di carte di credito su Internet
BERNA - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha depositato un atto di accusa con rito abbreviato nei confronti di tre presunti membri di un'associazione specializzata nel furto di informazioni di carte di credito su Internet. È la prima volta che in Svizzera si promuove l'accusa in un procedimento di "phishing" internazionale.
Stando a una nota odierna dell'MPC, i tre imputati avrebbero acquisito i dati relativi ad almeno 133'600 carte di credito dall'ottobre 2009 fino al loro arresto nel 2014 e nel 2015. Le informazioni acquisite indebitamente riguarderebbero carte di ogni parte del mondo. I tre individui si sarebbero procurati i dati in questione sferrando attacchi di "phishing" mediante falsi messaggi di posta elettronica, siti Internet e messaggi istantanei.
Dalle indagini emerge che dall'ottobre 2008 la presunta associazione a delinquere si procacciava il proprio sostentamento per mezzo dell'acquisizione indebita e dell'utilizzo abusivo in Internet di dati di carte di credito.
Secondo l'MPC, il procedimento penale è da considerarsi un procedimento di prova, poiché è la prima volta che la Svizzera promuove l'accusa contro presunti autori attivi a livello internazionale che non sono mai stati fisicamente presenti nella Confederazione. Il caso riguarda titolari di carte di credito del mondo interno e istituti di credito svizzeri.
I tre imputati sono stati arrestati a Bangkok (Thailandia) ed estradati in Svizzera. Essi hanno già ammesso i fatti loro contestati e si trovano in esecuzione anticipata della pena. Con la promozione dell'accusa, la competenza per l'ulteriore informazione sul caso passa al Tribunale penale federale di Bellinzona, precisa ancora la nota.
