Un pirata della strada particolarmente pignolo è riuscito a farsi ridurre una pesante multa per eccesso di velocità. Era stato pizzicato nel 2014 a 124 km/h su 80.
GINEVRA - Alla fine l'ha spuntata lui. Un "pirata" della strada particolarmente pignolo è riuscito a farsi ridurre una pesante multa per eccesso di velocità. Intercettato il 16 luglio 2014 in autostrada nei pressi di Ginevra a 124 km orari in una zona in cui il limite era di 80, era stato condannato a 135 aliquote giornaliere da 30 franchi, per un totale di 4050. Dopo due anni di "botta e risposta" in tribunale però, l'uomo è riuscito a farsi ridurre la pena a 90 aliquote e dovrà ora pagare solamente 2700. Il motivo? È riuscito a dimostrare un errore nel margine calcolato dalla polizia.
«Le forze dell'ordine hanno ammesso il proprio errore nella compilazione del rapporto, riconoscendo che andava applicato un margine di tolleranza di 6 km orari», ha indicato la sentenza. La rettifica della cifra da pagare è stata comunicata attraverso un'ordinanza trasmessa a metà aprile. Nessuna modifica invece per quanto riguarda la sospensione della licenza, confermata a tre mesi.
"Avvocato" autodidatta - Il "pirata" ha fatto tutto da solo, senza ricorrere ad alcun avvocato. «Ha fatto personalmente ricerche su internet, scoprendo che i margini calcolati variano in funzione del tipo di radar» ha raccontato un amico. «Si è informato presso la polizia sul modello utilizzato. In seguito si è rivolto direttamente al produttore». Ed è così che ha vinto la causa. Il dispositivo fisso non era munito di un laser e il margine da considerare doveva quindi essere di 6 km orari e non di 4, riducendo così il suo eccesso da 40 a 38 km orari. «Credo sia l'unico ad aver mai cercato l'ago nel pagliaio in questo modo. La maggior parte delle persone in genere paga senza controllare» ha concluso l'amico.
La Polizia ginevrina ha in seguito comunicato che «si è trattato di un errore nell'impostazione dell'apparecchio». Un problema ora risolto attraverso «una misura correttiva applicata dal pubblico Ministero» ha precisato Chloé Dethurens, portavoce della Polizia. È quindi possibile che in passato vi siano stati altri errori di misurazione nei confronti di altri automobilisti.