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DAVOSIl premio Nobel Stiglitz: «Donald Trump farà perdere posti di lavoro»

17.01.17 - 11:42
Al via la 47esima edizione del WEF. Xi Jinping: «Le conquiste della Cina vanno a beneficio del resto del mondo», e firma un accordo di collaborazione con il Forum
Al via la 47esima edizione del WEF. Xi Jinping: «Le conquiste della Cina vanno a beneficio del resto del mondo», e firma un accordo di collaborazione con il Forum

DAVOS - Svizzera e Cina si sono incontrati. E si sono stretti la mano. Di fronte ai fotografi agguerriti la presidente della Confederazione Doris Leuthard ha salutato il presidente cinese Xi Jinping in occasione dell’apertura della 47esima edizione del Forum economico di Davos. Il discorso d’inaugurazione è stato fatto proprio dal presidente cinese, che ha preso la parola dopo il discorso di benvenuto di Doris Leuthard.

E intanto sempre da Davos arriva la prima notizia non proprio positiva per le nostre tasche.  I prezzi del petrolio saliranno ancora. A dirlo è il ministro dell'energia saudita, Khalid Al Falih che, durante la sessione sul futuro del settore, è intervenuto dalla platea.

«Mi aspetto che i prezzi saliranno», ha detto. «L'industria produttrice è stata decimata e una volta che vedranno i clienti tornare indietro i costi torneranno a salire e ci sarà una inflazione».

Falih ha sostenuto che con il petrolio attorno ai 50 dollari «ci sarà un recupero dei produttori del nord America e noi saremo contenti di questo. Abbiamo bisogno di maggiori contributori, da tutte le diverse fonti petroliferi, così che ci sia una stabilizzazione del mercato, i prezzi si bilanceranno e l'Opec minimizzerà l'inflazione».

Guarda il video di una poliziotta ticinese

 

15:44
17:52

Burkhalter incontra l'omologo saudita - Il ministro degli esteri Didier Burkhalter ha incontrato oggi a margine del Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR) il suo omologo saudita Adel al-Jubeir. Tema delle discussioni: il mandato di potenza protettrice che la Svizzera assicura tra l'Arabia Saudita e l'Iran.

Fondamentalmente, i due Paesi sono d'accordo che la Svizzera assuma questo ruolo d'intermediario, ha affermato all'ats il portavoce di di Burkhalter Jean-Marc Crevoisier. Da parte saudita è però richiesto il chiarimento di alcuni dettagli. Attualmente tra Arabia Saudita e Iran non esistono relazioni diplomatiche.

Burkhalter e al-Jubeir hanno anche discusso della prevista convenzione contro le doppie imposizioni tra Svizzera e Arabia Saudita. I negoziati sono in corso.

Il responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha pure assicurato al suo omologo saudita il sostegno della Svizzera a un progetto educativo. Nel Paese mediorientale la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) intende formare volontari destinati ad occuparsi di progetti umanitari.

I due ministri hanno anche discusso a lungo della guerra in Yemen. Le relazioni diplomatiche tra Svizzera e Arabia Saudita sono definite da Crevoisier «molto buone».

 
 
17:49

Il regalo di Burkhalter a Kerry - Il consigliere federale Didier Burkhalter ha approfittato della presenza del Segretario di Stato statunitense John Kerry al Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR) per sorprenderlo con un regalo. Il capo della diplomazia americana ha infatti ricevuto in dono un libro sui contatti svizzero-americani a Cuba.

Il titolo di quest'opera unica è una citazione del 1962 di un consigliere dell'allora presidente John Kennedy, traducibile in italiano come «se la Svizzera neutrale non esistesse, bisognerebbe inventarla». La frase si riferisce al lavoro di mediazione effettuato dalla Confederazione per Washington e L'Avana.

Il libro raccoglie i principali documenti diplomatici legati ai rapporti fra i tre Stati dal 1961 fino al 1971. Burkhalter ha riferito all'ats che si tratta di una copia realizzata espressamente per Kerry, il quale abbandonerà la sua carica nei prossimi giorni.

«Kerry mi aveva invitato alla riapertura dell'ambasciata americana a Cuba» nell'agosto 2015, ha ricordato il consigliere federale, che si è detto particolarmente contento di aver potuto lavorare insieme al Segretario di Stato americano uscente, per il quale nutre grande stima. Kerry ha inoltre ricevuto una scatola di cioccolatini.

 
 
17:46
Il premio Nobel Stiglitz: «Trump? Non capisce nulla di macroeconomia»

 

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump non conosce la macroeconomia e farà perdere posti di lavoro. Parola di Nobel. L'economista Joseph Stiglitz, premio Nobel e in passato collaboratore di Bill Clinton, è a Davos per presentare il rapporto dal titolo "Sconfiggere l'economia sommersa" e lanciare un appello ai governi per farsi parte attiva nella trasparenza. Ma l'arrivo di Trump è alle porte e non riesce ad evitare i giornalisti che gli chiedono gli effetti che avrà sull'economia. "Il protezionismo potrebbe avere un impatto di 1,5 punti di Pil nei prossimi 15 anni", spiega. Ma - ribadisce - questo se applicherà quanto finora detto.

17:42

Kerry scettico sulle possibilità di smontare l'accordo con l'Iran - «Non c'è dubbio» che l'accordo con l'Iran «sta funzionando», e «non credo che potrà essere disfatto perché amici e alleati lo manterranno»: lo ha affermato il segretario di Stato uscente degli Usa, John Kerry, proposito dell'accordo sul nucleare iraniano e delle dichiarazioni del presidente eletto Donald Trump a favore di uno smantellamento dell'intesa.

 
 

 

16:59

«La rivoluzione digitale parte dal Ceo» - Parte dai CEO la rivoluzione delle professioni che permetterà di sfruttare il potenziale del digitale. Lo afferma lo studio di Accenture Strategy, presentato a Davos, secondo il quale dovranno essere proprio i manager delle aziende a dare ancora più centralità alla propria forza lavoro, accompagnandola verso le nuove frontiere professionali dell'era digitale.

Secondo l'indagine condotta su un campione di 10.527 lavoratori di dieci diversi paesi, se si riuscisse a raddoppiare il ritmo con cui i lavoratori sviluppano queste competenze, la quota di posti di lavoro a rischio diminuirebbe dal 10 al 4% entro il 2025 negli Stati Uniti. Secondo lo stesso meccanismo si assisterebbe a un calo dal 9% al 6% nel Regno Unito e dal 10% al 5% in Germania.

«Le capacità squisitamente umane come leadership e creatività, saranno ancora fondamentali. Le aziende vincenti saranno quelle in grado di utilizzare le migliori tecnologie per valorizzare e non ridurre la forza lavoro», afferma Ellyn Shook, Chief Leadership and Human Resources Officer Accenture.

Nei paesi coinvolti dall'indagine (USA, Brasile, Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Australia, India, Giappone e Turchia), si evidenzia l'atteggiamento positivo degli intervistati rispetto all'introduzione delle tecnologie digitali sul posto di lavoro. L'84%, infatti, si dice ottimista sull'impatto del digitale nell'ambito della propria professione. Più dei due terzi ritengono che tecnologie come la robotica, l'analisi dei dati e l'intelligenza artificiale li aiuteranno ad essere più efficienti sul posto di lavoro (74%), ad apprendere nuove competenze (73%) e a migliorare la qualità del loro lavoro (66%). L'87% degli intervistati, con punte che toccano il 93% nel gruppo dei Millennials e minimi intorno al 79% per quanto riguarda i Baby Boomers, si aspetta che parte delle proprie mansioni sarà automatizzato nei prossimi cinque anni. Di questi, l'80% è convinto che l'applicazione del digitale sul posto di lavoro arrecherà più benefici che danni.

 
 
16:01

Svizzera e Cina: «Accordo sul turismo» - A margine del Forum economico mondiale (WEF) di Davos, apertosi oggi, la presidente della Confederazione Doris Leuthard e il presidente cinese Xi Jinping hanno confermato l'intenzione, già espressa ieri, di dichiarare anno del turismo il 2017. I due Paesi intendono infatti rinforzare la loro collaborazione in questo ambito, scrive Svizzera turismo una nota.

Con una stretta di mano davanti ai giornalisti, i due leader hanno dunque suggellato la decisione presa alla vigilia. Alla sessione fotografica ha presenziato anche Song Shuyao, maestra cinese presso la scuola di scii di Davos.

La Cina rappresenta attualmente il quarto mercato straniero più importante per il turismo elvetico. «Siamo fiduciosi che questo evento avrà un notevole eco in Cina, contribuendo così a far crescere ulteriormente la notorietà della Svizzera», ha dichiarato Simon Bosshart, direttore della regione Asia-Pacifico per Svizzera turismo.

Numerose attività, che stanno venendo pianificate, sono previste nel corso del 2017. Secondo il calendario attuale, l'inaugurazione dell'anno del turismo cino-elvetico è prevista in primavera nel Paese asiatico, mentre la Confederazione si incaricherà di organizzare la chiusura nel prossimo dicembre, si legge nel comunicato di Svizzera turismo.

 
 
15:49

«Troppo presto per parlare delle sanzioni alla Russia» - È troppo presto per discutere di una rimozione delle sanzioni alla Russia, e del resto «si tratta davvero di una domanda che esula dal mio mandato». Lo ha detto Anthony Scaramucci, finanziere americano e sostenitore della prima ora di Trump che ora si prepara ad assumere nella nuova amministrazione il ruolo di consigliere responsabile per i rapporti intergovernativi. Scaramucci ha aggiunto che, con la Russia, l'amministrazione Trump cercherà di perseguire una «causa comune».

Quanto alla Nato, fortemente criticata da Trump al punto di far temere alcuni partner per la tenuta dell'alleanza atlantica, Scaramucci ha gettato acqua sul fuoco. «La Nato fu progettata 40 anni fa per difendere la democrazia dallo spettro del comunismo in un'ottica di contenimento. Ha avuto a mio parere un grande successo, ma oggi il mondo è tremendamente diverso» e «forse è il caso che ci concentriamo meno nel combattere il comunismo e più nel fermare il radicalismo islamico», ha detto Scaramucci intervenendo durante un panel ai lavori del Forum economico mondiale. Insomma «non credo che la Nato passi in secondo piano, ma ci sono alcune cose che devono essere cambiate».

 
 
15:11

Collaborazione strategica con la Cina

Il Forum economico mondiale (WEF) ha concluso oggi un accordo di collaborazione strategica con la Cina, firmato dal presidente cinese Xi Jinping e dal fondatore del WEF Klaus Schwab, che impegna le due parti a «sviluppare una collaborazione più approfondita» nel prossimo decennio su una serie di ambiti «fondamentali per uno sviluppo sostenibile globale». Lo si legge in una nota del WEF, che stamani ha affidato a Xi Jinping l'apertura dell'edizione 2017 del Forum, un'occasione in cui sia Xi che Schwab hanno rilanciato la causa del multilateralismo, della globalizzazione e criticato il protezionismo.

15:05

Thiam: «Il 2017 sarà un anno migliore del 2016»
Il presidente della direzione di Credit Suisse, Tidjane Thiam, si attende un miglioramento sul fronte dei tassi d'interesse nel corso del 2017. «Il 2017 sarà migliore del 2016», ha dichiarato il CEO della seconda maggiore banca svizzera all'emittente Bloomberg TV a margine del Forum economico mondiale (WEF) di Davos. Anche per l'evoluzione dell'internet banking Thiam si dice fiducioso.

«Il 2016 è stato un anno di transizione in un contesto di mercato difficile. Abbiamo dovuto applicare una nuova strategia e negli ultimi dodici mesi abbiamo raggiunto molto», ha indicato il manager franco-ivoriano. Pure per quanto riguarda la capitalizzazione Credit Suisse ha compiuto progressi. Un ulteriore passo importante è stato l'accordo raggiunto appena prima di Natale con il Dipartimento di giustizia americano per archiviare il contenzioso inerente alle transazioni ipotecarie a rischio (subprime). La vertenza «era come una nuvola nera sopra le nostre teste, e ha influito negativamente anche sul corso dell'azione», ha affermato il CEO. Un fattore di insicurezza per l'anno in corso è il contesto politico, ha proseguito Thiam facendo riferimento alle svariate elezioni previste in Europa, al processo di uscita della Gran Bretagna dall'UE e al nuovo governo negli Stati Uniti. «Condizioni quadro uguali sono importanti per noi», ha spiegato accennando alla regolamentazione in Gran Bretagna, Europa e USA. Negli Stati Uniti Credit Suisse è ben posizionata e anche in Europa la banca dispone di due pilastri, l'ufficio di Dublino e l'importante sede nel Lussemburgo. A Londra l'istituto non soffre a breve termine per la Brexit ed è ancora troppo presto per speculare su possibili trasferimenti: bisogna dapprima vedere in che termini avverrà l'uscita della Gran Bretagna dall'UE. Thiam ha anche indicato di voler sempre quotare in Borsa la filiale svizzera di Credit Suisse e che questi piani vengono portati avanti. Le condizioni di mercato devono comunque essere favorevoli.

13:21

Scaramucci: «Né Usa né Cina vogliono una guerra commerciale»

"Né gli Stati Uniti né la Cina vogliono una guerra commerciale": lo ha detto Anthony Scaramucci, esponente di punta dell'amministrazione Trump che sta per prendere il potere a Washington, dopo le parole del presidente cinese Xi Jinping al Forum economico mondiale.

"Abbiao molto in comune e forti relazioni bilaterali", ha detto Scaramucci. "Ma va rivisto il modello degli accordi commerciali asimmetrici sottoscritti dagli usa negli ultimi 70 anni", se lo si farà "Trump potrebbe essere l'ultima speranza del globalismo".

12:18

«Le conquiste della Cina vanno a beneficio del resto del mondo»

"Le conquiste economiche della Cina sono una benedizione sia per la Cina che per il mondo", con uno sviluppo economico che "è un'opportunità per il mondo": Lo ha detto a Davos il presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping.

Ha tenuto un ampio discorso nel quale ha difeso i successi dell'economia cinese come traino mondiale, il suo ruolo nella globalizzazione e i cambiamenti in atto per rendere lo sviluppo cinese più sostenibile.

12:13

Jordan (BNS): «Le differenze fra Bce e Fed non inquietano» 

La diversa direzione che stanno assumendo le politiche monetarie negli Stati Uniti e nell'Eurozona non inquieta il presidente della direzione della Banca nazionale svizzera (BNS) Thomas Jordan.

"La normalizzazione negli Usa è una buona cosa", ha detto Jordan nel corso di una tavola rotonda al Forum economico mondiale (WEF) di Davos. In tal modo non sarà affatto creato un fossato: anche la situazione economica europea è infatti destinata a migliorare.

Da parte sua Axel Weber, presidente del consiglio di amministrazione di UBS ed ex presidente della Bundesbank, non vuole ancora parlare di normalizzazione: lo si potrà fare solo quando la Federal Reserve proseguirà la sua politica di rialzo dei tassi. È però poco probabile che la Banca centrale europea (BCE) e quella del Giappone (BoJ) seguiranno lo stesso approccio.

12:06

Meno plastica, è l'impegno delle multinazionali

Usare meno plastica, per favorire la protezione dell'ambiente e in particolare del mare: 40 multinazionali si sono assunte un impegno in tal senso con l'approssimarsi del Forum economico mondiale (WEF) di Davos, accogliendo un'iniziativa della velista inglese Ellen MacArthur.

Se non si sarà farà nulla nel 2050 i mari conterranno più plastica che pesci, affermano le aziende firmatarie, fra cui figurano colossi quali Procter and Gable, Unilever, Coca Cola, Danone e Dow Chemical. L'obiettivo è di riutilizzare il 20% della produzione mondiale e di riciclare un ulteriore 50%.

12:05

«Tutti i firmatari rispettino l'accordo di Parigi» 

«L'accordo di Parigi (sul cambiamento climatico, ndr) è un passo avanti magnifico, tutti i firmatari dovrebbero rispettarlo». Lo ha detto il presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, parlando a Davos dell'accordo, che il presidente eletto Usa Donald Trump ha criticato, come una «responsabilità che dobbiamo assumere per le prossime generazioni».

12:00
Lo staff Trump, riproporremo il sogno americano

 

"I sostenitori di Trump sono disperati per la situazione economica''. Dal nuovo presidente molto probabilmente arriverà presto una riforma fiscale che semplificherà il sistema e la politica per le infrastrutture sarà ''pienamente dinamica''. È quanto ha affermato il finanziere dello staff di transizione del presidente Usa eletto Donald Trump, Anthony Scaramucci, parlando ad una discussione del Forum economico mondiale di Davos (GR). ''Il governo - ha poi detto Scaramucci - dovrebbe puntare a rendere il mondo significativamente più giusto. L'amministrazione di Trump dovrà raggiungere le classi più deboli, la classe dei lavoratori, e riproporre l'agenda del sogno americano. Per fare questo abbiamo bisogno di una Federal Reserve che sia indipendente, che faccia molto attenzione alla crescita del dollaro''.

12:00
Le regole commercio globale sono datate

 

Il panorama industriale e commerciale mondiale è cambiato completamente, con nuove catene del valore globale, eppure "le regole del commercio globale non hanno seguito questi sviluppi. C'è una frammentazione". Lo ha detto il presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping. La Cina sta conducendo un'offensiva al Wto per ottenere lo status di economia di mercato che la metterebbe al riparo dai dazi. "Dobbiamo dire no al protezionismo. Perseguire il protezionismo è come chiudersi dentro una stanza buia. Vento e pioggia possono pure restare fuori, ma resteranno fuori anche la luce e l'aria", ha ancora dichiarato il presidente cinese. "Nessuno uscirebbe vincitore da una guerra commerciale".

11:59
Tutti firmatari rispettino accordo Parigi

 

 "L'accordo di Parigi (sul cambiamento climatico, ndr) è un passo avanti magnifico, tutti i firmatari dovrebbero rispettarlo". Lo ha detto il presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, parlando a Davos dell'accordo, che il presidente eletto Usa Donald Trump ha criticato, come una "responsabilità che dobbiamo assumere per le prossime generazioni".