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SAN GALLO

Sconosciuto regala banconote di 100 franchi sul treno

Una lettrice ha trovato 100 franchi nel bagno di un treno accompagnati da un insolito bigliettino firmato “Butterfly Effect”.
Foto Lettrice
Sconosciuto regala banconote di 100 franchi sul treno
Una lettrice ha trovato 100 franchi nel bagno di un treno accompagnati da un insolito bigliettino firmato “Butterfly Effect”.
SAN GALLO - S.* stava viaggiando in treno da Sargans (SG) in direzione Rorschach (SG) quando, a un certo punto, ha deciso di fare una capatina in bagno. Lì ha fatto una scoperta decisamente insolita. Di fianco al lavello, infatti, c'erano una ...

SAN GALLO - S.* stava viaggiando in treno da Sargans (SG) in direzione Rorschach (SG) quando, a un certo punto, ha deciso di fare una capatina in bagno. Lì ha fatto una scoperta decisamente insolita. Di fianco al lavello, infatti, c'erano una banconota da 100 franchi e un bigliettino con un messaggio scritto in inglese: «Ciao, se ne avete bisogno prendete questi soldi e usateli assieme alle persone a cui volete bene. Ricordate: nulla vale più della vita», firmato “Butterfly Effect” (Effetto farfalla, ndr.).

«All'inizio non riuscivo a crederci», racconta la 20enne a 20 minuten, «penso sia stata una persona che crede che i soldi non possano comprare la felicità».

Il termine effetto farfalla, è utilizzato per riassumere una nozione alla base della teoria del caos.È famosa per via dell'espressione «se una farfalla batte le ali a Pechino, a New York si scatena una tempesta» (e altre sue varianti). Che significa? Che anche una piccola azione è in grado, a lungo termine, di alterare in modo significativo un sistema complesso.

L'applicazione di questo concetto alla beneficenza, ovvero il regalare piccole (o meno piccole) buone azioni per ottenere (forse) grandi benefici, è nota da tempo a livello internazionale. Questo è il primo caso in Svizzera.

S.*, forse vi farà piacere saperlo, alla fine i soldi li ha lasciati lì (dopo averli fotografati) e spera che a prenderli sia stata una persona realmente bisognosa. Per questo dai suoi amici ha ricevuto apprezzamenti ma anche un paio di sfottò, del tipo: «Ma che, sei scema?». Lei però non si è pentita: «Qualcuno li sta utilizzando per farci qualcosa di buono, ne sono convinta».

*nome noto alla redazione

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