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ARGOVIA / CANTONEUnschooling: bambini che si scelgono l'istruzione

11.11.15 - 06:02
Istruzione a casa? Di più, questi ragazzi scelgono se e cosa imparare. Un pratica che in Ticino non trova spazio
Unschooling: bambini che si scelgono l'istruzione
Istruzione a casa? Di più, questi ragazzi scelgono se e cosa imparare. Un pratica che in Ticino non trova spazio

HERISAU - Nahlin, 10 anni, passa gran parte delle sue giornate suonando la batteria. Olivia di anni ne ha 11, da sei anni impara francese e inglese, recentemente si è lanciata anche sul cinese. Sara, quindicenne, ha passato grande parte dell’infanzia su roller e pattini da ghiaccio, ultimamente però ha iniziato a scrivere un romanzo. Sono i figli di Doris e Bruno Gantenbein, una coppia di precursori svizzeri dell’unschooling, una filosofia a cui la Srf ha recentemente riservato un documentario della trasmissione Reporter. Si tratta dell’estremizzazione dell’homeschooling, dell’istruzione a casa. Non solo i bambini non vengono mandati a scuola, ma si permette loro anche di scegliere cosa imparare e quando farlo. 

500 casi - In Svizzera i bambini che studiano a casa sono circa 500, non si sa invece quante siano le famiglie che sposano questa pratica. «Si tratta di un movimento relativamente nuovo», ci spiega Marcel Hanhart, membro del consiglio direttivo di Insegnamento a casa Svizzera, il quale stima che gli unschooler siano circa un quarto del totale.

Un espe all'anno - I Gantenbein vivono ad Appenzello Esterno, con Argovia e Berna uno dei cantoni più liberali. Per loro è necessario solo svolgere un test annuale di valutazione.Una delle figlie dei Gantenbein, per esempio, ha inizialmente avuto dei problemi: rimediava solo dei 3, poi però ha recuperato la sufficienza garantendosi così l’autorizzazione per continuare il suo percorso “scolastico”. In altri cantoni i regolamenti sono più rigidi: alcuni chiedono che uno dei genitori sia abilitato all’insegnamento. I più severi della Svizzera, invece, sono Grigioni, San Gallo e Ticino, dove questa pratica è preclusa.

In Ticino tutti in classe - «L'articolo 6 della Legge sulla scuola stabilisce che "la frequenza [...] è obbligatoria per tutte le persone residenti nel Cantone, dai quattro ai quindici anni d'età"», ci spiega Emanuele Berger direttore della Divisione della scuola. «L'articolo di legge traduce la volontà politica di scolarizzare l'insieme della popolazione residente».

Pochissime eccezioni - Capita, comunque, che qualcuno chieda di non mandare i figli a scuola. «Le richieste sono molto rare. Tranne nei casi motivati da ragioni particolari di ordine psichico o fisico, le richieste sono respinte in base all'obbligo di frequenza stabilito dalla legge», continua Berger. Ma già sono bastati pochi casi per evidenziare le debolezze dell'istruzione casalinga. «Si pone tutta una serie di problematiche rispetto ai valori promossi dalla scuola ticinese. Per esempio a proposito della lingua di insegnamento che di principio - fatte salve alcune eccezioni previste dalla Legge sulla scuola - deve essere l'italiano».

La scuola non è solo scuola - Ma i limiti non sono solo quelli di inquadrare l'unschooling nella legge. «La scuola, oltre a essere un luogo di apprendimento, è un luogo di relazioni, di socialità, di interazione e di confronto. Difficile immaginare che privando un allievo di questi elementi, non si abbiano delle conseguenze sul suo sviluppo, e sul suo successivo inserimento nella scuola post-obbligatoria e nella formazione professionale. Altrettanto difficile risulta l’accertamento degli standard educativi e delle competenze di chi si occupa degli allievi educati secondo i principi dell’unschooling», conclude Berger. 

 

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COMMENTI
 

F.Netri 8 anni fa su tio
Poi si continua a piangere che i bambini non socializzano più a causa di smartphone e tablet? Ora si vuole pure allontanarli dalla scuola usando metodi educativi "alternativi"? La scuola ha sempre rappresentato tradizionalmente un luogo, oltre che educativo, anche di incontro e di socializzazione, mi sembra.

Shion 8 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Per me non tanto. Bullismo, pestaggi, emancipazione, prese in giro, ingiustizia, trascuramento, solitudine, ecc. e questo 35 anni fa.

F.Netri 8 anni fa su tio
Risposta a Shion
E dopo 35 anni come vivi?

Shion 8 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Ho avuto cmq successo e fortuna evitando per poco di non finire al parco dei tossici a suo tempo e smettendo di bere in modo grave a 20 anni. Ma solo con grandi sforzi e sostegno da droghe leggere. Oggi evito di socializzare perchè il mio mondo è ricco abbastanza da non avere bisogno di tante parole al vento con la gente.Che nella maggior parte delle volte sono parole vuote o usate per sentirsi qualcuno. Saluti.

Shion 8 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Cmq il fatto più notevole è come vivono i miei coetanei dopo 35 anni. La maggior parte da consumatore modello ignorante, chi fuma, chi beve, chi dà le merendine industriali ai propri bambini, chi rimane per sempre ai piedi della scala evolutiva...malgrado l'aver seguito diligentemente il programma scolastico non hanno imparato la cosa più importante: usare il proprio intelletto. Questo fenomeno lo si vede anche negli adolescenti pecoroni di oggi sulle strade.

MAGRAU 8 anni fa su tio
Credo sia innutile andar avanti con questa discussione. Siamo troppo lontani, restando tappati tra Chiasso e Airolo non é neppure in linea diconto un metodo diverso dal " cassico " per l'educazione e l'istruzione dei propri pargoli. Peccato perdete un mare di opportunità. Per fortuna che posso fare in modo diverso. Auguri .

matteo2006 8 anni fa su tio
Risposta a MAGRAU
Ultima curiosità così per chiudere il discorso anche se non ho ricevuto risposta nemmeno a quella che ti chiedevo quali comunità adottano quanto tu dici, tu hai frequentato un percorso di scuola "classico" o alternativo come quello descritto nell'articolo?

matteo2006 8 anni fa su tio
Hanno cancellato un po di post vero? :-(

MAGRAU 8 anni fa su tio
Siamo troppo legati al passato, oggi NEL MONDO esistono soluzioni per la scolarizzazione e metodi d’insegnamento per bambini e ragazzi che alle nostre latitudini sono almeno 50 anni avanti per non dire di più. Viviamo in una situazione socio-culturale ANTICA per molti versi. Ma ci saranno i soliti che diranno: Qui da noi questo, qui da noi quell’altro, noi qui noi qua ( i tre porcellini tralla la )……. Ma fatemi il piacere non cercate di comprendere il mondo stando comodi a casa davanti alla tv o internet oppure per sentito dire ma alzare le chiappine e girate il mondo. Sempre più dico: PRENDERE E VIAGGIARE vedere il mondo, conoscere altre realtà. Per crescere e far maturare una certa parte della popolazione e non solo affinché si crei l’humus per permettere l’evoluzione della nostra società e rendersi conto che sul pianeta terra esistono altre realtà che funzionano non solo bene ma MAGNIFICAMENTE. Basta andare un pochino a nord dell’Europa ed esempio. Giovani i quali hanno seguito percorsi “alternativi “ alla nostra stereotipata e canonica formazione. Oggi sono la forza lavoro e realizzano il benessere d’intere nazioni e sono il successo e si affermano nel mondo ben al di sopra di quanto avviene da noi. UN plauso ai cantoni mentalmente APERTI e progressisti. TICINO - GRIGIONI - SAN GALLO smettere di vivere come nell'800. Paraocchi, tappi nelle orecchie, e mani legate non aiutano ad evolvere. Passano gli anni , i decenni, e…….. sempre al palo. Il tutto si traduce in concetti e modi di fare società, azienda, ricerca , famiglia, comunità…….. che dire superati è un estremo diminutivo. SVEGLIA IL TRENO É PASSATO DA ANNI METTETEVI IN MOTO MA COME LEPRI Quello che in Ticino si credono “ primizie “ in altre nazioni sono ANTICHITÀ. Sempre senza offesa, in fondo se si cresce e si matura in un contesto è umano credere e continuare a vivere seguendo una quantità infinita di paletti mentali. Paletti che si trasformano in ancore per non dire macigni. Peccato perché il mondo contemporaneo permette una serie di possibilità che non vengono intercettate. Un cordiale saluto a tutti.

MIM 8 anni fa su tio
Risposta a MAGRAU
Chissà perché allora gli studenti elvetici si trovano ai primi posti nelle statistiche mondiali per le conoscenze acquisite; strano anche che la ricerca di punta si trovi in un paese che tu definisci fermo al 1800. Strano non trovi? Magari, è solo un'ipotesi, troppa apertura nella testa fa fuoriuscire il cervello.

matteo2006 8 anni fa su tio
Risposta a MAGRAU
Bah perchè ti rispondo ancora ... facile dire prendere andare viaggiare come se per tutti fosse possibile, mi sa che ti sei perso per strada e il paraocchi che accusi noi di avere lo hai pure tu.

sedelin 8 anni fa su tio
Risposta a MAGRAU
sei uno del mestiere? no? allora non scivere idiozie!

matteo2006 8 anni fa su tio
Risposta a sedelin
non posso darti ragione, il blog è libero ed è fatto per espire la propria opinione su svariati argomenti che non sempre sono di propria competenza diretta, altrimenti se uno potrebbe commentare solo quello di cui è "esperto" in materia sarebbe molto riduttivo. E appunto io in queso caso non potrei dire la mia non essendo un docente o del mestiere.

sedelin 8 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
hai ragione, però... "se uno potesse" non "se uno potrebbe" ;-)

matteo2006 8 anni fa su tio
Risposta a sedelin
vedi la scuola non serve a niente tutti anni buttati nel gabinetto. :-)

matteo2006 8 anni fa su tio
Risposta a sedelin
colpa della scuola! :-)

MAGRAU 8 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
No proprio perché ho girato che mi sono svegliato dal tepore di casa.

F.Netri 8 anni fa su tio
Risposta a MAGRAU
Tepore o torpore?

Shion 8 anni fa su tio
Risposta a MIM
E chissà perchè abbiamo uno dei più alti tassi di suicidio, malgrado i primi posti...

sedelin 8 anni fa su tio
questo nuovo atteggiamento nei confronti della scuola porta a parecchie conseguenze sulla personalità dei ragazzi, futuri uomini "molli", abituati a fare e disfare come gli pare senza tener conto che vivono in mezzo ad altri uomini, e quindi molto egocentrici, egoisti, incapaci di avere rapporti sani con i propri simili, capaci solo di soddifare i propri bisogni e , nel peggiore dei casi, diventare violenti per ottenere ciò che vogliono perché abituati così da sempre. una bella bacchettata ai cantoni che lo permettono!

MAGRAU 8 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Parli e scrivi perché hai vissuto o segui da vicino un insieme di esperienze grazie alle quali hai maturato questo concetto oppure parli, come spesso avviene, grazie hai tuoi paletti mentali. ??????????????? NON solo é esattamente il contrario di quanto scrivi ma direi che hai appena scritto che alcune decine di milioni di persone ( spesso sono popolazioni al nord estremo dell'Europa ) vivono e si comportano come dici tu. Io questo lo vedo da noi e molto spesso, per non dire frequentemente, in TICINO. Altro che diseducativo. Sei ancorato nei tuoi paletti mentali e grazie a gente così che il nostro sistema é al palo da troppo tempo. Altro che " bacchettata " sono esperienze molto gratificanti che permettono alle nostre latitudini di comprendere che esistono altri percorsi per raggiungere obiettivi tante volte ben superiori al " tradizionale ". Se mi scrivevi che in taluni casi possono sussistere dei dubbi, delle manchevolezze oppure delle difficoltà ecc. lo comprendo benissimo. Nessuno dice che la panaceea. Possono, come in tutto, esserci le " mele marce " ma questo non ha nulla a che fare con il metodo. Pensa che esistono comunità intere che vivono in modo "alternativo " alternativo per noi mica tanto per loro eppure esistono da 500 e più anni. Secondo te sono tutti mini Hitler ecc. ma datti una regolata. Mhaaaaaa che incapacità...... Sono perplesso.

matteo2006 8 anni fa su tio
Risposta a MAGRAU
Quali comunità per curiosità?

sedelin 8 anni fa su tio
Risposta a MAGRAU
prima pensa, poi parla... perché parole poco pensate portano pena.

MAGRAU 8 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Che miopia Chiasso - Airolo poi STOP. Bhrrrrr che paura chissa cosa c'é oltre l'orizzonte. Finisce il mondo ? Maaaaaaaaa

sedelin 8 anni fa su tio
Risposta a MAGRAU
l'argomento è "unschooling: bambini che si scelgono l'istruzione". l'argomento sulla validità o meno della nostra scuola è un altro e si possono scrivere libri, non opinioni che non trovano spazio in un blog.

matteo2006 8 anni fa su tio
Suonare la batteria o andare sui pattini a rotelle o studiare una lingua supplementare o scrivere lo si può fare senza alcun problema nel tempo libero. Ritengo che sia una pratica da vietare o quantomeno non incenticare, curioso di sapere che lavoro fanno i genitori e quale istruzione hanno avuto.

MAGRAU 8 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
Classico di chi vive in un contesto mentale maturato in decenni di paletti mentali. Non hai colto il concetto, la differenza dell'insieme. Il metodo punta sempre alla formazione completa del giovane. Semplicemente lo fa rispettando i tempi di ogni persona. Non siamo tutti uguali. Se così fosse oggi con le nuove tecnologie ci infilerebbero un cavetto USB nel c.....lo e ci fanno un bel UPLOAD. Mentre tuo figlio/a obbligato/a a seguire un programma stabilito da altri che non tengono in considerazione il suo modo UNICO di apprendere fatica, arranca, cresce facendosi martellare per bene una serie di paletti mentali i quali gli faranno credere per sempre che é giusto così. Mentre altre persone, un pochino più sveglie, credono di seguire i propri ragazzi nella loro formazione permettendogli di apprendere seguendo i propri cicli e tempi. Nell'articolo non si dice che vengono lasciati al loro destino, giocano fino alla noia poi magari se hanno voglia praticano questo oppure quell'altro. Questa incapacità di comprendere che possedete non é altro che il frutto degli ENORMI errori del metodo " classico ". Ma perché non torniamo agli inizi del 900' frustate, bacchettate, ecc..... Sei così ancorato nei paletti mentali che vedi "il tempo libero" per praticare questo o quell'altra attività ludica o educativa. LA VITA É EDUCAZIONE DAL MOMENTO CHE TI SVEGLI A QUANDO DORMI Ma chi ha scritto che ci devono essere dei TEMPI per fare questo o quell'altro. Gente come voi non potrebbe lavorare in società come GOOGLE ad esempio. Necessitate di paletti ben stretti che vi danno le direttive, vi dicono cosa come e quando. Una totale incapacità di auto gestione.

matteo2006 8 anni fa su tio
Risposta a MAGRAU
Dubito anche che ci sia molta gente in società come google che da bambino invece di andare a scuola ha passato il tempo sui pattini a rotelle. Come ogni cosa ci vuole il giusto equilibrio e magari mi sbaglierò ma se stai scrivendo su questo blog è grazie alle scuole che hanno formato gli ingenieri che ora ci permettono di comunicare con il mondo. Di quelli che pensi tu con una mente davvero geniale ne nasce 1 ogni 100 anni (forse) gli altri sono duro lavoro sui libri a scuola. Ma pensa se tutti facessero come la famiglia di questo articolo cosa sarebbe il mondo, in quanti andrebbero a lavorare nei campi o nelle fabbriche o a costruire le case? pochi molto pochi perchè a chi piace faticare tutto il giorno se puoi vivere facendo puramente quello che ti va di fare. E concludo che se c'è gente come questa famiglia che si può permettere di seguire questo stile di vita è grazie agli ANCORATI come li chiami tu che fanno il lavoro sporco e che non sempre piace ma che mandava avanti la baracca.

MAGRAU 8 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
Sei lontanissimo dal concetto. RIBADISCO paletti mentali. Questa é la vera piaga. Proprio non comprendi che questa famiglia non li lascia fare perennemente quello che volgiono. Ma assecondano i tempi di ogni membro. Poi se nelle ore canoniche dove i nostri figli vanno a scuola loro vanno con i pattini questo non inficia il fatto che studiano, imparano ecc.. Non conosci la realtà lavorativa in GOOGLE lacia perdere. Altro paletto mentale ( Di quelli che pensi tu con una mente davvero geniale ne nasce 1 ogni 100 anni (forse) ) errore ne esistono molti che non possono emergere grazie al modo di pensare ANTICO che essite ancora. Gente geniale che non trova i fondi per realizzare perché meglio dare i soldi per un betoniera pittosto che altro. Gente che si sente chiudere le porte davanti al naso perché il progetto non viene neppure compreso. Ci sono programmatori con i supermarroni che non hanno seguito le classiche vie dell'apprendimento. Che brutto vivere solo ed esclusivamente tra Chiasso e Airolo

matteo2006 8 anni fa su tio
Risposta a MAGRAU
Il tuo mondo è utopico e irrealizzabile, per quanti di questi seguendo un'istruzione alternativa può sviluppare le sue personali capacità al meglio quanti di questi non raggiungerà mai niente per i più svariati motivi. Poi basta non dico più niente in merito, oltre agli sviluppatori con 2 marroni quadri c'è altro che fa funzionare google non si limita a quelle persone.
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