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L'Apple Watch sta per arrivare. Come per gli altri orologi "smart" già in commercio la polizia spiega come l'uso mentre si è alla guida possa essere un problema
LUGANO - In Gran Bretagna gli automobilisti che usano il loro smartwatch mentre sono alla guida rischiano una multa di 200 sterline, circa 290 franchi. In Svizzera la situazione non è molto diversa.
Chi usa il suo gadget tecnologico al volante rischia una sanzione. Il tema è d'attualità, dato che l'arrivo sul mercato svizzera dell'ultra mediatizzato Apple Watch, è previsto per il 26 giugno. A tal proposito la polizia cantonale ricorda che dobbiamo essere concentrati sulla strada, quando siamo al volante, in qualsiasi momento.
"Poco cambia se si scrive un messaggio di testo o si utilizza uno smartwatch. Si tratta comunque di azioni che distraggono dalla guida. E quando un conducente è distratto e non presta attenzione al traffico, rischia una multa", spiega Marc Besson, portavoce della polizia cantonale di Zurigo.
"Come chi telefona senza vivavoce, insomma, anche chi usa il suo smartwatch viene punito con la multa disciplinare. Se si è messo in pericolo gli altri o si è provocato un incidente, il caso sarà segnalato al Ministero Pubblico, che certamente deciderà per il ritiro della patente", aggiunge Philippe Jaton, portavoce della polizia vodese. Non abbiamo statistiche riguardo l'utilizzo di questi nuovo apparecchi alla guida, ma, di fatto, è considerata un'occupazione secondaria che causa disattenzione mentre si è alla guida".
Possibili indagini tecniche - Da parte sua, il portavoce della polizia di Neuchâtel, Pierre-Louis Rochaix, spiega che l'uso di smartwatch alla guida non è vietato di per sé: "Se l'automobilista è in grado di usare il suo orologio senza lasciare il volante, non c'è nessun problema. In caso contrario, si può parlare di una sanzione amministrativa di 100 franchi. È comunque chiaro che se il conducente deve distogliere lo sguardo dalla strada per utilizzare queste tecnologie sarà denunciato al Ministero Pubblico ".
Ma la polizia come può verificare che una persona effettivamente utilizza il gadget durante la guida? "È possibile, la giustizia può richiedere indagini tecniche dopo un incidente, per esempio. In altri casi, gli agenti non fermeranno i conducenti senza motivo. Una persona sarà arrestata nel momento in cui l'ufficiale avrà effettivamente rilevato che non si comporta in modo appropriato", ha affermato Philippe Jaton.
"Si rischia la vita" - "O il sistema vivavoce o niente. Non si può tenerlo in mano mentre si è al volante. Già solo il semplice gesto di attivarlo distoglie l'attenzione dalla strada", ci spiega il vice-capo del reparto del traffico della Polizia cantonale Alvaro Franchini.
Per Franchini il discorso di fondo è quello del buon senso del conducente: "Ricordiamolo, il rispondere al telefono è la prima causa di incidenti gravi e persino mortali. A 50 km/h, in un secondo si compiono 14 metri (guarda foto allegata). La disattenzione è più pericolosa della velocità e dello stato fisico. I tempi di reazione, se non siamo performanti, vanno a discapito dello spazio di arresto".
Non è un caso che sempre più tecnologie vengano impiegate nelle auto per ovviare a questi errori umani. "Oltre il 94% degli incidenti è causato dall'uomo", aggiunge Franchini. "Questi strumenti, semplicemente, non sono da utilizzare mentre si guida. Si rischia la vita. È drammatico buttare via la propria esistenza per una telefonata. Piuttosto fermatevi, accostate".
Sanzioni? Una sciocchezza rispetto ai rischi: "Si rischia la solita multa da 100 franchi. A meno che non ci sia una guida davvero pericolosa. Come nel caso di un'invasione di corsia. Lì si rischia la patente".
