Widmer-Schlumpf smentisce Berlusconi: "L'accordo entrerà in vigore non prima del 2015"

Il Cavaliere aveva promesso agli italiani di restituire i soldi pagati per l’Imu nel 2012 grazie, a suo dire, all’imminente accordo fiscale con la Svizzera. Ma da Berna arriva la presa di posizione di Evelyne Widmer Schlumpf
ROMA - Berlusconi, con la sua lettera spedita a tutti gli italiani, ha sperato, con un ultimo disperato tentativo, di guadagnare i voti necessari per la rimonta. Il Cavaliere aveva promesso a inizio febbraio, a sorpresa, di rimborsare l'Imu (Imposta Municipale Unica) pagata dagli italiani nel 2012.
Un rimborso che sarebbe avvenuto grazie, a suo dire, all'imminente accordo fiscale tra Italia e Svizzera, grazie al quale il Belpaese avrebbe recuperato quei fondi necessari, quattro miliardi di euro pagati nel 2012 sulla prima casa, terreni e fabbricati, che avrebbe restituito agli italiani. La copertura sarebbe stata assicurata, ma oggi giunge dal Fatto Quotidiano una notizia che interessa da vicino anche il nostro paese e che smorza gli entusiasmi tra gli elettori del Pdl. Ebbene, come ha risposto la ministra dell'Economia Evelyne Widmer-Schlumpf a una interrogazione della deputata socialista Ada Marra, l'accordo, anche se fosse firmato entro l'anno, non entrerebbe in vigore non prima del 1° gennaio 2015.
Marra nella sua interrogazione, aveva chiesto di chiarire la posizione ufficiale delle autorità elvetiche. Dal Dipartimento delle finanze svizzero arriva quindi una risposta che di certo non farà piacere al Pdl, che sperava di giocare l'ultima disperata carta dell'accordo con la Svizzera per guadagnare voti.
Qui di seguito il testo del documento di Widmer Schlumpf, in cui si risponde alla interrogazione del deputato socialista Ada Marra:
"Il 9 maggio 2012 la Svizzera e l'Italia hanno rilanciato il dialogo bilaterale in materia fiscale e finanziaria. Le parti hanno manifestato la volontà di trattare parallelamente cinque temi prioritari, tra i quali la regolarizzazione degli averi dei residenti italiani in Svizzera oltre all'imposizione alla fonte delle entrate future sui capitali e la revisione della convenzione bilaterale di doppia imposizione del 1976. Il 29 agosto 2012 il Consiglio federale ha adottato il mandato relativo ai negoziati in materia fiscale e finanziaria con l'Italia.
Alcuni negoziati hanno avuto luogo in seguito e hanno permesso di raggiungere dei progressi nei differenti dossier. I rispettivi presidenti hanno inoltre espresso la volontà di portare a termine i negoziati nelle migliori condizioni possibili. Tuttavia, a causa delle elezioni in Italia e dell'incertezza sulla composizione del nuovo governo, è attualmente difficile fare previsioni sulla data di conclusione dei negoziati. Questi elementi sono già stati oggetto di numerose comunicazioni. Ad ogni modo, anche nel caso di una ratifica degli accordi entro quest'anno, è difficile prevedere la loro entrata in vigore prima del 1° gennaio 2015".



