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SVIZZERAPadiglione Svizzero a Expo 2015, ecco come potrebbe essere

02.12.11 - 14:01
Sono 103 i progetti presentati al concorso. Otto quelli selezionati per la seconda fase
Foto Palmiero/Di Cicco/Verolla/Schiavone
Padiglione Svizzero a Expo 2015, ecco come potrebbe essere
Sono 103 i progetti presentati al concorso. Otto quelli selezionati per la seconda fase

BERNA - Sono otto i progetti ancora in lizza al concorso per l’ideazione del Padiglione Svizzera, chiamato Forum Svizzero, per la prossima edizione dell’Expo Milano del 2015.
Integrata nel Dipartimento federale degli affari esteri DFAE, a indire il concorso è stata Presenza Svizzera che ha il compito di far conoscere la Svizzera all’estero attuando la strategia del Consiglio federale per la comunicazione dell’immagine nazionale. La costruzione del padiglione elvetico sorgerà su un’area di 4.432 metri quadri.

“Il concorso è in due fasi –ci spiega Roberto Balzaretti, segretario generale del Dipartimento federale degli affari esteri e Commissario generale per la Svizzera a Expo Milano 2015. Nella prima ci sono stati 103 progetti presentati  e la giuria ne ha selezionati otto che vanno alla seconda fase, che terminerà il 20 gennaio 2012. Entro quella data sapremo il nome del vincitore.  Poi bisognerà aspettare ancora 30 giorni di pubblicazione del progetto, per permettere eventuali ricorsi. Solo all’inizio di marzo si farà la comunicazione ufficiale”.

Il concorso - Uno studio eseguito in Italia nella primavera 2011 da Presenza Svizzera ha evidenziato che la popolazione italiana (in particolare in Lombardia) conosce la Svizzera solo superficialmente. Ad esempio, manca la consapevolezza della prossimità culturale e linguistica tra i due Paesi. L’obiettivo del concorso è quello di giungere a un risultato che consenta alla Svizzera di presentarsi in modo attrattivo, innovativo e al contempo sorprendente, sia nei contenuti che nella modalità di realizzazione. Il progetto deve reggere il confronto con quelli degli altri Paesi partecipanti, attirare l’attenzione del pubblico e degli organi di comunicazione, e lasciare un’impronta indelebile in rapporto alla Svizzera e alla tematica dell’Expo.

Il bando di concorso è stato pubblicato nel settembre scorso. “Nel 2012 ci sarà una richiesta di credito al Parlamento Federale per la realizzazione del progetto,  che verrà approvato nell’inverno del 2012. Il credito si aggira intorno ai 25 milioni di franchi che combacia con quello richiesto per il Padiglione Svizzero a Shanghai nel 2010”.In quel caso il progetto degli architetti Buchner and Bründler di Basilea fu scelto con una procedura analoga e rappresentava l’ interazione tra città e campagna svizzere e la forza dell’innovazione e delle nuove tecnologie. Fu visitato da  2,8 milioni di visitatori e una grossa attrazione fu la mega-seggiovia in cima al Padiglione.

Su alcuni siti sono stati già pubblicati alcuni dei progetti presentati al concorso,  ma al momento non è dato sapere se sono stati selezionati tra gli otto oppure esclusi. Presenza Svizzera come del resto impone il concorso  in forma anonima, non ha comunicato alcuna indicazione sui progetti. Ovviamente però la curiosità di vedere alcune proposte c’è, per cui pubblichiamo, autorizzati, le foto di alcuni progetti presentati:

Progetto 1
SwissTainable, Territorio e prodotto: il matrimonio sostenibile – Proposto dallo studio di Architettura A++ di Milano.  Il padiglione si sviluppa sull’area di pertinenza in un percorso architetturale ed emozionale basato sull’idea della gestione sostenibile del territorio svizzero del mantenimento dell’identità nazionale. Il padiglione si articola in tre momenti distinti ma complementari. Si tratta di un percorso che si snoda tortuoso tra laghi d’acqua che alterna spazi aperti a luoghi circoscritti protetti da una copertura verde e dall’alternarsi di pareti opache e trasparenti. Nel suo dipanarsi, il percorso gradualmente svela la visione del padiglione principale: una iconica Svizzera montuosa e rigogliosa di verde. L’architettura di tutto il padiglione rappresenta una stilizzazione artistica dell’orografia e della forma della Svizzera e, anche nel suo interno, sono geograficamente distribuiti i vari cantoni.

Progetto 2
Palmiero/Di Cicco/Verolla/Schiavone – L’idea nasce dall’oggetto uovo, che è proprio ciò da cui nasce ogni singolo individuo, ed è da sempre simbolo potente dell’universale, e porta in se sia l’origine da cui tutto proviene che la ciclicità dell’eterno ritorno. L’impianto generale viene pensato come un giardino sospeso, quattro elementi di grande impatto iconico si proiettano nelle diverse direzioni quasi a determinare un orientamento nell’incertezza dei valori e della conoscenza, generando un ambiente di sospensione e di instabile equilibrio. La Svizzera si propone come nuovo intermediario, fulcro centrale nell’organizzazione di partenariato mondiale, neutrale portatrice di una nuova linfa che vede nella partecipazione collettiva, nell’ascolto dell’altro il nuovo modo di porsi per rintracciare i percorsi possibili verso la salvezza.

Progetto 3

Progetto Kruklidis/Alocco/ Francolini - Questo progetto per concorso nasce dalla collaborazione tra Panaiotis Kruklidis (architetto), Francesco Alocco (architetto) e Federica Elisa Francolini (scenografo). con le consulenze dell'architetto Paolo Morelli e, per la parte riguardante la bioagricoltura, del dottor Filippo Ferrari. Il padiglione è pensato come una realtà autosufficiente dal punta di vista energetico. Esempio d'integrazione tra bio-agricoltura ed architettura. Come la Svizzera, attraverso la fusione uomo-tecnologia-natura, stretta fra il bisogno di preservare la bellezza naturale del suo territorio e le pressioni economico-sociali della propria popolazione, fornisce un modello virtuoso, esportabile a qualsiasi latitudine. Un modello di conservazione delle risorse per le generazioni future che fornisce risposte economiche, sociali e locali.


 

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