L'allenatore del Bienne si è espresso in merito alla battuta d'arresto rimediata alla Resega dai suoi seelanders contro il Lugano (2-3)
LUGANO - L'head-coach del Bienne Mike McNamara non era contento al termine del match che i suoi seelanders hanno perso 3-2 alla Resega contro il Lugano.
«Sono davvero deluso», ha dichiarato l'allenatore del Bienne al termine dell'incontro. «Siamo venuti a giocare una buona partita a Lugano e la sfida è stata decisa grazie a una situazione di 3 contro 5: il fallo non c'era, poi qualcuno ha parlato e gli arbitri ci hanno rifilato una doppia inferiorità numerica. L'ultimo periodo è stato deciso dagli arbitri. Bisogna dirlo, ma chi ha visto la partita ha visto anche gli errori. Questo episodio ci ha poi messo sotto pressione nei minuti seguenti: incassato il 3-2 è finita, abbiamo nuovamente provato ad aumentare il ritmo, ma non c'è stato più niente da fare».
Ma come ha visto McNamara il suo Bienne? «Ci è mancato davvero poco, potevamo approfittarne. Nel primo tempo abbiamo dominato nei tiri in porta (20-9, ndr) e il secondo l'abbiamo disputato a ritmo elevato. Abbiamo giocato bene e non posso rimproverare niente ai miei ragazzi, né per lo sforzo fatto né per la maniera in cui hanno giocato contro una squadra come il Lugano. Abbiamo provato a concedere il meno possibile».
Da quando sei arrivato il gruppo ha fatto il click giusto e ora i seelanders sono insidiosi... «Anche se occupiamo una posizione relativamente tranquilla in classifica, non sarà per niente facile conquistare i playoff, sarà una battaglia fino all'ultima partita. L'unica cosa che possiamo controllare è il nostro modo di giocare e vedo che ci stiamo esprimendo sempre meglio. In difesa per esempio siamo molto più compatti».
Che Lugano hai visto? «Sicuramente battibile. Non ho notato che il Lugano abbia giocato meglio di noi questa sera (ieri, ndr), anzi per la maggior parte dell'incontro siamo stati migliori noi sul ghiaccio. I bianconeri hanno però delle armi impressionanti, sono una buona squadra, ma ero convinto di vincere la partita perché volevo sfruttare le fatiche della Spengler».
E come stai a Bienne? «Sono tre anni che lavoro a Bienne e ho firmato anche per la stagione prossima: non come allenatore della prima squadra, ma soprattutto per quanto riguarda il movimento giovanile. Ora vedremo come finirà il campionato e vedremo che ruolo la società mi proporrà. Steinegger valuterà se posso essere adatto a un ruolo in prima squadra, altrimenti torno con i giovani. Non cerco un altra sistemazione in LNA, non è il mio obiettivo».
Come mai? «Non dico che non mi piace e ovviamente resterei ancora un anno in panchina, ma la squadra deve guardare al futuro. Per il momento la situazione è questa e a me va bene così. Sono contento sia dell'impegno che dai progressi mostrati da tutti, ad aprile stileremo un bilancio».