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HCL«Col coltello fra i denti perché questo Lugano c’è ancora!»

29.11.16 - 08:15
Alessandro Chiesa, al netto degli infortuni e dello scarso rendimento in trasferta, prova a caricare i suoi compagni di squadra in vista della difficile sfida di Kloten
«Col coltello fra i denti perché questo Lugano c’è ancora!»
Alessandro Chiesa, al netto degli infortuni e dello scarso rendimento in trasferta, prova a caricare i suoi compagni di squadra in vista della difficile sfida di Kloten
HOCKEY: Risultati e classifiche

LUGANO - Non è un momento favorevole e felice quello che sta vivendo il Lugano, è impossibile negarlo. Tra errori individuali e di squadra, tra cali d’attenzione e blackout generali, i punti messi in cascina fin qui dai bianconeri sono davvero troppo pochi e questa situazione rischia di risultare pesante come un macigno in ottica futura. «Non riusciamo a gestire con costanza le nostre emozioni - ha esordio Alessandro Chiesa - Prendiamo per esempio l’ultimo weekend: venerdì siamo stati piatti, non abbiamo alzato la testa per 60’, sabato invece abbiamo messo sul ghiaccio una reazione da squadra. Sono contento per quanto dimostrato contro lo Zugo, ma alla fine abbiamo perso altri 2 punti».

Per la quinta e la sesta volta consecutiva, nel weekend, avete subìto lo 0-1, trovandovi costretti a inseguire. Non è esattamente una cosa positiva per una squadra che punta in alto…
«È assurdo come a volte concediamo dei gol troppo semplici. Sabato è successo in occasione della rete di Holden, venerdì abbiamo incassato l’1-2 pochi secondi dopo aver ritrovato il pareggio: questo proprio non va. Stiamo lavorando per limitare questi errori grossolani: l’hockey è uno sport basato sugli errori, ma se ne concedi così tanti allora dopo diventa tutto ancora più complicato. Dobbiamo ritrovare immediatamente la nostra compattezza difensiva».

Anche perché non siete esattamente una macchina da gol in fase offensiva…
«Decisamente no. In questo momento dobbiamo sempre faticare tantissimo per trovare la via della rete».

Spesso i vostri stranieri, Martensson, Zackrisson e Sondell su tutti, sono finiti nel mirino della critica. Ora si iniziano a sentire i primi mormorii sul futuro di Shedden… ma cosa c’è da cambiare veramente in questo Lugano?
«Penso che la cosa più importante da sistemare sia la nostra mentalità, dobbiamo scendere in pista sempre col coltello fra i denti: in casa riusciamo a mostrare l’orgoglio, mentre in trasferta andiamo completamente in confusione! Vogliamo far capire che ci siamo ancora, ma c’è da sistemare immediatamente il rendimento espresso lontano dalla Resega (8 punti in 13 partite, ndr)».

Lo scorso anno tra novembre e dicembre eravate riusciti a fare quel click che vi ha portati fino in finale. Perché questa volta non ci riuscite?
«So che non è una scusante, e non voglio mancare di rispetto a nessuno, ma tutti questi infortuni ci stanno condizionando molto. I giovani stanno facendo bene, ma quando ti mancano sempre quattro difensori titolari… è tutto più complicato. La difesa è alla base di tutto in una squadra di hockey e se non puoi contare sui giocatori migliori, allora vai in difficoltà».

Il cammino è ancora lungo, la classifica intorno alla linea è cortissima, e martedì andate a Kloten. I margini di errore sono ridotti al minimo…
«Sarà un match delicato, sia perché loro ci precedono in classifica, sia perché abbiamo solo un punto di vantaggio su Langnau, Bienne e Ginevra. Dovremo mostrare quel senso di squadra e di gruppo che abbiamo mostrato sabato al momento delle reti di Brunner, di Sondell e della mia: è questo l’atteggiamento che può farci rialzare la testa».

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COMMENTI
 

Meridiana 7 anni fa su tio
Non serve un arma in bocca ma una testa con idee chiare . Auguri

GI 7 anni fa su tio
spero che questo "click" possa esserci quanto prima......Dai Lugano non mollare mai !!!!!!

sergejville 7 anni fa su tio
Un vero capitano. Forza Lugano!
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