Il coach finlandese ha difeso e rilanciato le ambizioni degli Aviatori, questa sera padroni di casa contro i bianconeri: «Vogliamo i playoff»
KLOTEN - La sconfitta incassata martedì a Losanna non è stata per nulla "simpatica" ma non ha levato il sorriso a Pekka Tirkkonen, soddisfattissimo per l'imprevisto - dagli esperti - sprint iniziale del suo Kloten. Secondo tutti destinati a una stagione anonima, alla partecipazione ai prossimi playout, gli Aviatori hanno infatti cominciato l'anno vincendo a Zurigo (all'overtime) e contro il Berna. Mica male.
«Abbiamo firmato due buone prestazioni, siamo stati anche fortunati, e i risultati sono arrivati - ci ha confermato proprio il 48enne coach finlandese - contro il Losanna invece non tutto è filato per il verso giusto: siamo stati disattenti, il boxplay non ha funzionato...».
I frutti del suo lavoro si stanno già vedendo?
«Siamo solo all'inizio. È presto per dirlo. Le mie prime settimane in Svizzera le ho "usate" per conoscere i miei giocatori, le loro caratteristiche. Poi sono passato agli schemi. Ma davvero c'è ancora tantissimo da fare. Certo il bell'avvio ci rende felici: ci fa capire che non siamo tanto scarsi come ci hanno dipinto».
Effettivamente non avevate convinto troppi santoni della bontà del vostro progetto...
«Lo so, ma non è un problema. Non per me, comunque. Già in Finlandia mi sono abituato a operare con club a basso budget. Ma sapete, in fondo con i soldi non si vincono i titoli. I quattrini aiutano, è sicuro, ma non sono sinonimo di successo».
Il successo... da cosa sarà rappresentato al termine della stagione?
«Volete sapere dei nostri obiettivi? Puntiamo ai playoff. Siamo sicuri di valere uno dei primi otto posti della classifica».
È un traguardo comunque ambizioso. Ma che può raggiungere facendo giocare i suoi senza pressione. Cominciando dal match di questa sera contro il Lugano.
«Sì e no. È vero, qui non mi chiedono di vincere sempre. Di chiudere la regular season davanti a tutti e poi di dominare i playoff. I risultati però li guardano eccome. Come viene d'altronde osservato e valutato il lavoro quotidiano. Io... noi a quello dobbiamo pensare: a impegnarci ogni giorno, per crescere sempre più. Per arrivare... vedremo poi a fine anno dove».
In fondo con i soldi non si vincono i titoli.
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