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Alessandro Chiesa, capitano del Lugano, ha fotografato la sconfitta patita martedì sera contro il Tappara: «Finché abbiamo giocato in modo semplice siamo rimasti in partita»
LUGANO - Dopo la vittoria ottenuta in rimonta a Mannheim, il Lugano ha bucato l’esordio casalingo in Champions Hockey League. Sotto le volte della Resega, in un match speculare rispetto a quello andato in scena in Germania, martedì sera il Tappara Tampere si è imposto per 3-1 rimontando il gol iniziale del neo arrivato Dario Bürgler.
Per capitan Chiesa, la seconda sfida ufficiale con la “C” sul petto non è stata positiva come la prima. «Purtroppo abbiamo sbagliato il nostro modo di giocare dopo il primo periodo - ha esordito proprio il numero 27 bianconero - Siamo ad agosto e dobbiamo capire che in questo momento non possiamo forzare le giocate perché mani e gambe non possono essere al 100%. Nei primi 20’ abbiamo giocato in modo semplice, puntando verso la porta, poi una volta subìto il pari, e aver patito il loro cambio di ritmo, ci siamo impuntati sulle giocate spettacolari, risultando più prevedibili e l’abbiamo pagato».
Poco male, il Lugano sabato tornerà in pista nel rematch che si terrà in terra finlandese nel tentativo di restare a galla nella classifica del Gruppo C .«Ora riguarderemo la partita al video, analizzeremo gli errori ma dobbiamo ripartire dal fatto di giocare in modo semplice. Alla fine anche per loro è agosto, anche per loro la stagione non è ancora iniziata… così come loro sono riusciti a mettere sul ghiaccio un hockey ficcante e non complicato, anche noi dobbiamo usare l’intelligenza e non rischiare. Questo ci è mancato purtroppo», ha concluso Chiesa.
