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Un deluso Bengt-Åke Gustafsson ci ha raccontato del flirt con i bianconeri: “Mi hanno cercato, ma poi non se n’è fatto nulla. Peccato, sarebbe stato bellissimo”
LUGANO - Ora, con Shedden saldamente in panca, lo si può rivelare: Bengt-Åke Gustafsson ha davvero flirtato con il Lugano. Il 57enne svedese ex coach di Zurigo e Langnau, solo per guardare alla Svizzera, è infatti stato uno dei primissimi coach a essere contattato dalla dirigenza bianconera per prendere il posto di Fischer. Poi…
“Poi invece non se n’è fatto più nulla - ha confermato lo scandinavo - La trattativa è stata portata avanti dal mio agente, il quale mi ha assicurato che i vertici bianconeri parevano ben disposti”
E tu cosa hai invece “sentito” dai dirigenti ticinesi?
“Io sinceramente nulla: non ho mai parlato con alcun rappresentante della società. Quel che so è che, dopo i primi contatti positivi, tutto è naufragato”.
Per quale motivo?
“A Lugano sono stati onesti. Il mio agente mi ha riferito che, pur se solidissima, la mia candidatura era subordinata alla risposta di altri candidati”.
Non eri il primo della lista…
“C’erano un paio di ragazzi davanti a me”.
Alla fine, quindi, ti hanno comunicato che l’“affare” non si sarebbe concluso.
“A dire il vero… no. Nessuno da Lugano mi ha mai chiamato per dirmi che non sarei diventato il nuovo coach. Ho saputo dal mio agente martedì, anzi, lunedì, che per il posto era stato scelto un altro”.
Ora?
“C’è grande dispiacere per l’opportunità sfumata. Ma questa è la vita, questa è la nostra professione. Continuerò a guardarmi intorno. La Svizzera è comunque sempre una bella opportunità per me: lascio aperta ogni porta, sono pronto per una nuova avventura. Vedremo cosa accadrà”.
