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“Nuovamente in linea con Fredrik: è ora di tornare a segnare e vincere”

Linus Klasen si è detto contento della scelta attuata da Fischer che ha riformato la coppia d’oro con Pettersson: “Martensson può essere importantissimo. Zugo da dimenticare”
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“Nuovamente in linea con Fredrik: è ora di tornare a segnare e vincere”
Linus Klasen si è detto contento della scelta attuata da Fischer che ha riformato la coppia d’oro con Pettersson: “Martensson può essere importantissimo. Zugo da dimenticare”
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LUGANO - 16 punti in 14 partite, 3 sole vittorie piene (la peggior squadra da questo punto di vista della LNA) e soli 34 gol realizzati, solo il Losanna ha fatto peggio con 24: a guardare i numeri ci sarebbe già da disperarsi per l’avvio...

LUGANO - 16 punti in 14 partite, 3 sole vittorie piene (la peggior squadra da questo punto di vista della LNA) e soli 34 gol realizzati, solo il Losanna ha fatto peggio con 24: a guardare i numeri ci sarebbe già da disperarsi per l’avvio di campionato del Lugano, ma la classifica, a guardarla bene, non penalizza più di tanto i bianconeri. La linea - rappresentata in questo momento dal Bienne - è a soli 2 punti, mentre il quarto posto ne dista 6. Per continuare la risalita i ragazzi di Fischer devono assolutamente svoltare sia nel gioco che nella testa e per farlo avranno bisogno, fin da martedì a Davos, del miglior Linus Klasen. Lo svedese fin qui ha messo a segno 2 reti e 7 assist, non esattamente un bottino proficuo per uno dei talenti più brillanti dell’intero campionato.

Il numero 86, a partire da sabato, ha ritrovato al suo fianco il suo fedele compagno di linea, quel Pettersson che - anche grazie ai sublimi assist del suo connazionale - nella passata stagione aveva fatto incetta di reti. “Con Fredrik abbiamo un’intesa particolare, è inutile negarlo, però possiamo e dobbiamo migliorare - ha esordito - L’anno scorso abbiamo giocato tutta la stagione assieme, ora possiamo rifarlo e dobbiamo dare una mano alla squadra cercando di segnare molto di più. Inoltre in linea con noi c’è Tony (Martensson, ndr) che è un ottimo centro two-ways che ci dà molto equilibrio difensivamente parlando”.

Segnare molto di più: sarà stato un caso ma sabato, in una delle partite più delicate degli ultimi anni dal punto di vista mentale, Klasen ha sfiorato la via della rete, mentre Pettersson è riuscito finalmente a ritrovare il gol… “Fino ad ora è stata tutta la squadra a segnare troppo poco (e a subire troppo!), se faccio gol io o Fredrik o Tony fa poca differenza: l’importante sarà continuare a vincere e tornare a dare continuità ai risultati”, ha continuato.

La decisione di Fischer di separare a inizio stagione i due folletti svedesi aveva sorpreso parecchio; l’head coach settimana scorsa ci aveva spiegato quali fossero le sue motivazioni, prima di fare marcia indietro nel momento del bisogno, riproponendo la coppia sabato alla Resega. La scelta della disperazione? “Non lo so, questo non è il mio compito. Patrick è l’allenatore ed è lui che decide: io e i miei compagni dobbiamo solo fare ciò che sappiamo, seguendo le sue indicazioni. Come ho detto prima, è ovvio che sono contento di poter giocare nuovamente con Fredrik”.

2 gol e 7 assist in 14 partite: in molti si aspettano di più dal 29enne capace la scorsa stagione di realizzare 55 punti in regular season, oltre ai 5 messi a referto nei playoff… “La stagione è lunga, non mi preoccupo più di tanto in questo momento. Abbiamo lavorato duro in estate anche se effettivamente alcune cose non sono funzionate in pista: ritroveremo i gol e le vittorie”, ha spiegato.

Dopo la gara “non giocata” di Zugo, si è detto e si è scritto tutto e il contrario di tutto: si è arrivati a pensare che lo spogliatoio non volesse più Fischer poi sabato è arrivata una prestazione gagliarda che ha rimesso, almeno in parte, le cose a posto. Dove sta la verità? “La serata di Zugo è difficilmente spiegabile, ma noi insieme a Patrick sappiamo ciò che vogliamo dal nostro campionato: ora dobbiamo lasciare il passato alle spalle e pensare solo al Davos. Dobbiamo tornare a comandare il gioco e a vincere con regolarità… sta a noi dimostrare che possiamo farlo!”, ha concluso.

Vuoi fare anche tu una domanda a Serge Pelletier e Patrick Fischer? Non perdere tempo, scrivi a sport@tio.ch.

 

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