Esperimenti e qualche incertezza, ma il Lugano di Coppa risponde presente

WINTERTHUR - Un “allenamento” a ritmi sostenuti e con scontri veri, il passaggio del turno: questo chiedeva il Lugano al match d'esordio 2015/16 in Coppa Svizzera. E questo ha avuto visto che, dopo 60' comunque non semplicissimi, ha superato il Winterthur 2-1.

Determinato a far bene nel torneo, ma con un occhio ai prossimi impegni in campionato, Patrick Fischer ha preferito dare una serata di riposo a Damien Brunner e ha scelto il giovane Mazzolini per completare la quarta linea. La grinta dei padroni di casa, spinti da un pubblico di tutto rispetto (2'198 gli spettatori) hanno inizialmente spiazzato i bianconeri i quali, in ogni caso, hanno prestissimo preso in mano le redini dell'incontro. Al primo powerplay, poi, i ticinesi hanno trovato il vantaggio con Hofmann, planando al primo intervallo avanti 1-0. Cambi, esperimenti e una comprensibile rilassatezza (da parte degli ospiti, non dal team di LNB) hanno fatto scivolare via il secondo parziale senza reti. I punti sono tornati nel terzo tempo. Il primo ad andare a segno è stato Chiesa (ancora in powerplay). Poi è stata la volta, un po' a sorpresa, di Gian-Andrea Thöny, bravo a ritagliarsi un pezzettino di gloria siglando l'1-2. A quel punto, con ancora 15' di ghiaccio, il Lugano è tornato a fare sul serio: ha serrato i ranghi e condotto senza troppi problemi in porto il match.