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HCL/NAZIONALEIn attesa del centro, con un occhio alla difesa e una coccola a Elvis: ecco il Fischer pensiero

24.04.15 - 08:20
L’head coach del Lugano è tornato a parlare un mese dopo l’eliminazione della sua squadra dagli ultimi playoff. Nel frattempo i Mondiali di Praga si avvicinano
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In attesa del centro, con un occhio alla difesa e una coccola a Elvis: ecco il Fischer pensiero
L’head coach del Lugano è tornato a parlare un mese dopo l’eliminazione della sua squadra dagli ultimi playoff. Nel frattempo i Mondiali di Praga si avvicinano
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LUGANO - La preparazione fisica a secco non è ancora iniziata - si tornerà a sudare e sgobbare a partire dal prossimo 27 aprile - ma in casa Lugano tiene banco sempre la questione mercato: i tifosi bianconeri sono in attesa del colpo da 90, ovvero quel centro da affiancare a Klasen e Pettersson che possa sia dare equilibrio alla super prima linea in vista della prossima stagione, ma che possa permettere di mettere nuova benzina del motore luganese.

Di nomi se ne sono fatti diversi, ma una cosa è chiara: chi arriverà sarà un centro che sappia rispondere in toto alle esigenze del gioco richiesto e deciso da Patrick Fischer. “Inutile negarlo, lo straniero che arriverà sarà un centro two-ways, capace di giostrare lungo tutta la pista, che sappia dare equilibrio alla difesa e creare spazi e occasioni in attacco - ha esordito lo stesso head coach - Il nostro sistema di gioco non varierà da quello che abbiamo presentato in queste due stagioni, ma cercheremo solo di perfezionarlo”.

Risolto il problema del centro offensivo, il Lugano potrebbe ritenersi soddisfatto della rosa a propria disposizione anche se diversi campanelli d’allarme - leggasi le condizioni di capitan Hirschi operato e di Vauclair, spesso a rischio infortuni - potrebbe costringere il club a rinforzarsi anche in difesa. “Onestamente non credo che dovremo intervenire nuovamente sul mercato e i motivi sono molteplici. Sartori ha dimostrato che può tranquillamente giocare in Prima Squadra, l’arrivo di Furrer ci permette di avere un organico completo e all’altezza, Ulmer tornerà a essere quel giocatore ammirato durante il mio primo anno - lo scorso campionato ha incontrato diverse difficoltà anche personali - e Andersson potrà allenarsi e iniziare con noi la stagione. Senza dimenticare tutti gli altri difensori a disposizione che si sono sempre confermati importanti per il nostro gioco”, ha spiegato Fischer.

C’è inoltre da capire cosa intenderà fare Elvis Merzlikins; spesso spettatore la scorsa stagione, il giovane portiere lettone potrebbe chiedere di essere ceduto per continuare la sua crescita. Cosa farà la società? “Non credo che si arriverà a questo! È vero per lui è stata dura, ma tutto questo fa parte della crescita di un giovane; lui ha davvero tanto talento e lo considero sicuramente uno dei punti di forza della mia squadra. Inoltre questa volta arriverà più sereno all’approccio con la nuova stagione: le sirene della NHL della scorsa estate lo avevano anche un pò destabilizzato”, ha spiegato Fischer.

Il campionato è ancora molto lontano, mentre i Mondiali si avvicinano a grandi passi; Fischer nel 2013 ha partecipato alla campagna svedese conclusasi con la storica medaglia d’argento. Cosa potrà fare la Svizzera di Hanlon a Praga? “È complicato dirlo in anticipo, nell’arco di 2-3 settimane puoi fare cose grandissime; non ho visto tutte le amichevoli fin qui, ma posso dire che in attacco la Nazionale può contare su diversi tenori. Forse in difesa qualcosa potrà cambiare: in caso di eliminazione dai playoff NHL, Josi, Sbisa e Weber potrebbero dare una grossa mano al gruppo rossocrociato”, ha concluso.

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