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HCLFischer non si nasconde: “Non sono contento dei giovani e degli svizzeri”

20.11.14 - 07:01
L’allenatore del Lugano ha stilato un bilancio dei primi due mesi di campionato: “Felice degli stranieri e delle situazioni speciali: dobbiamo migliorare in fase difensiva”
Fischer non si nasconde: “Non sono contento dei giovani e degli svizzeri”
L’allenatore del Lugano ha stilato un bilancio dei primi due mesi di campionato: “Felice degli stranieri e delle situazioni speciali: dobbiamo migliorare in fase difensiva”
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LUGANO - Dopo due mesi di campionato e 22 sfide giocate, il Lugano viaggia senza troppe difficoltà nelle zone alte della classifica di LNA; le ultime due sconfitte maturate a Zurigo e a Davos, nonostante qualche mugugno, hanno rallentato un pò la corsa dei bianconeri che fin qui però hanno ottenuto 11 vittorie piene, 3 dopo il 60’, 4 sconfitte nei regolamentari e altre 4 tra supplementari e rigori. Un bottino niente male di 43 punti che può, e deve, far guardare al futuro prossimo con fiducia; sono tanti gli elementi che hanno permesso alla truppa di Fischer di maturare rispetto all’inizio della scorsa stagione.

“Dobbiamo mettere alle spalle la sconfitta di martedì che sul momento ci ha fatto male e pensare esclusivamente al weekend - ha esordito Fischer - in quest’inizio di campionato abbiamo messo sul ghiaccio tante cose positive e dobbiamo ripartire da lì”.

Analizziamoli assieme questi aspetti che stanno caratterizzando il campionato luganese.

Situazioni speciali. “Sono davvero soddisfatto sia del powerplay che del boxplay, concediamo pochissimo con l’uomo in meno mentre in superiorità numerica riusciamo spesso a trovare la via della rete. Siamo uno dei migliori powerplay della Lega, in casa poi la media realizzativa è altissima; in inferiorità riusciamo a essere molto aggressivi e a difendere molto bene i nostri portieri”, ha spiegato.

Lavoro offensivo. “Il numero dei gol segnati non può che rendermi felice, ma se devo dire la verità mi aspetto molto di più dagli svizzeri. La prima linea difficilmente non va a segno, mentre gli svizzeri fanno un gran lavoro ma mancano le loro fiammate e le loro marcature: speriamo che prossimamente si sblocchino anche loro. Nel nostro campionato questo è un aspetto determinante”, ha sottolineato l’head coach.

Lavoro difensivo. “Tranne che a Zurigo, quando abbiamo perso nei regolamentari, non l’abbiamo praticamente fatto mai con più di un gol di scarto: vuol dire che in difesa giochiamo bene. Però alcune cose da sistemare ci sono: l’anno scorso concedavamo meno occasioni ai nostri rivali, mentre ora siamo un pò più larghi e meno aggressivi! Dobbiamo assolutamente migliorare questo aspetto”, ha continuato.

Stranieri. “Risulta troppo facile commentare il rendimento di Fredrik e Linus: la loro linea gira a mille. Ilari ha forse incontrato qualche difficoltà all’inizio, abbiamo faticato a trovargli un’ala adatta alle sue esigenze, ma con Walsky abbiamo chiuso il cerchio: nelle ultime settimane è cresciuto tantissimo. A proposito di Eric… ha bisogno di riposo, non si è praticamente mai fermato! McLean, infine, fa un lavoro incredibile nello slot, in powerplay è importantissimo: sono contentissimo di tutti e quattro”, ha spiegato.

Giovani. “Per i giovani vale lo stesso discorso fatto per gli svizzeri: non sono soddisfatto! Va bene che hanno 20, 21 o 22 anni ma proprio per quello dovrebbero lottare di più per conquistare un posto fisso in prima squadra; io non regalo nulla a nessuno. Dal Pian, Fazzini e Kostner devono dare di più, Balmelli ha l’attenuante di aver avuto qualche problema fisico; Sartori, invece, mi ha impressionato. Lui, a differenza degli altri giovani, lo considero un giocatore che può scendere in pista ogni volta”.

Nuovi arrivati. “Lo dico chiaro: nello scambio con lo Zugo ci abbiamo guadagnato. Andersson è praticamente uno straniero in più, in powerplay può diventare un’arma pericolosissima, magari prossimamente tirerà anche di più (ride, ndr) a differenza di adesso che spesso cerca Klasen o Pettersson; sono felice perché poi l’anno prossimo sicuramente sarà ancora qui con noi. Bertaggia, invece, nelle due partite disputate in casa ha giocato davvero bene; con la sua velocità riesce a creare tantissime occasioni e vedrete che spesso troverà anche la via della rete: una volta che si sarà sbloccato, diventerà determinante…”, ha sottolineato.

Mentalità. “Lottiamo sempre, non molliamo mai. Come ho detto in precedenza, solo a Zurigo abbiamo perso con più di un gol di scarto; questa squadra la sento sempre più mia e stiamo crescendo. Cresceremo ancora insieme per puntare sempre più in alto”.

Portieri: “Sia Elvis che Daniel stanno rispondendo alla grande: non posso dire altro. Abbiamo a disposizione una coppia fantastica”.

Allenatori. “Sono bravi, non ci lamentiamo (ride, ndr). A parte gli scherzi, io e Peter stiamo lavorando duro per far crescere nel migliore dei modi questa squadra: sono sicuro che i risultati arriveranno, ma non posso dare giudizi in merito a me stesso”.

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