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Una curiosa leggenda metropolitana sostiene che a ogni rete del centrocampista perde la vita un personaggio famoso. A esempio Steve Jobs, Gheddafi, bin Laden e Whitney Houston...
ISTANBUL - Fenerbahce-Arsenal, ieri sera a Istanbul: al diciannovesimo minuto della ripresa il centrocampista gallese Aaron Ramsey segna il secondo gol per i Gunners, che vinceranno per 3-0. In quel momento più di un tifoso deve aver pensato: "Chi morirà, adesso?"
Già, perché secondo una curiosa leggenda metropolitana un personaggio celebre è destinato a morire ogni volta che Ramsey segna un gol. La 'maledizione' del centrocampista, ricorda in un divertente articolo il Daily Mail, inizia a maggio 2011: il 1° maggio Ramsey segna contro il Manchester United, e il giorno dopo Osama bin Laden viene ucciso nel suo compound in Pakistan. Passano alcuni mesi, e il 2 ottobre 2011 Ramsey va a segno contro il Tottenham. Solo tre giorni dopo, Steve Jobs perde la sua battaglia contro il cancro.
Non sarebbe finita qui: una manciata di giorni dopo, il 19 ottobre 2011, il centrocampista trasforma un calcio di rigore durante il match di Champions League contro il Marsiglia. Il 20 ottobre a perdere la vita è il dittatore libico Muammar Gheddafi. L'ultimo caso addebitato a Ramsey risale all'11 febbraio 2012: Whitney Houston viene trovata morta in una camera d'albergo di Los Angeles. Quel giorno, neanche a dirlo, il calciatore dei Gunners va a segno contro il Sunderland.
