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SUPER LEAGUE«Alioski a Sion? Ci abbiamo pensato»

27.10.16 - 14:09
Marco Degennaro ha raccontato dei flirt con Ezgjan e "spiegato" la rinascita dei suoi. «Magari da noi Alioski non sarebbe esploso. Noi stiamo bene, ma per l'Europa la strada è lunga»
«Alioski a Sion? Ci abbiamo pensato»
Marco Degennaro ha raccontato dei flirt con Ezgjan e "spiegato" la rinascita dei suoi. «Magari da noi Alioski non sarebbe esploso. Noi stiamo bene, ma per l'Europa la strada è lunga»
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SION - La sconfitta di Coppa Svizzera, brutta, dolorosa, senza appelli, deve essere presto archiviata dal Lugano, che già sabato sarà di nuovo in campo per un match complicato. I bianconeri di mister Manzo saranno infatti di scena al Tourbillon, dove si troveranno di fronte un Sion affamato e lanciatissimo.

Protagonisti di un inizio di campionato balbettante, i biancorossi si sono presto ripresi e ora sono davvero tra i candidati per occupare un posto di rilievo alle spalle dell'imprendibile Basilea. Risolti i problemi hanno trovato, probabilmente, una dimensione "europea"...

«Andiamoci piano - ci ha stoppati Marco Degennaro, direttore generale dei biancorossi - con una classifica tanto corta è troppo presto per parlare di qualificazione alle prossime coppe, per considerarsi sicuri di chiudere tra le migliori del campionato».

In quanto a sensazioni però... insomma, siete reduci da cinque vittorie e due pari. Pare abbiate svoltato.
«Sono rientrati alcuni infortunati e abbiamo cambiato allenatore. La svolta è nata lì. Con Tholot, probabilmente, si era chiuso un ciclo. Ora l'ambiente sembra migliore. La scossa è arrivata e ci siamo rimessi in carreggiata. E questo nonostante le partenze di Edimilson e Lacroix, due che avrebbero potuto fare la differenza».

Quindi tutto positivo?
«Quindi ci siamo. Ma, come detto, è ancora lunghissima. Ci sono squadre, e mi vengono in mente Young Boys e Grasshopper, destinate a crescere notevolmente durante l'anno. Poi ci sono sempre le outsider. Ci sarà insomma grande lotta per guadagnare la posizione migliore alle spalle del Basilea. Noi dobbiamo pensare - come siamo riusciti a fare in questo ultimo periodo - a fare il calcio che sappiamo. Vedremo poi se sarà sufficiente».

E il Lugano, che affronterete sabato, dove può arrivare?
«Sta giocando un buon calcio, ha una bella rosa. Mi fermo qui: già è difficile capire dove potrà arrivare il mio Sion, figuratevi se posso sbilanciarmi con un pronostico sui bianconeri, che non conosco a fondo».

Si parla di Lugano e viene in mente Alioski: in passato il giocatore è stato vicinissimo a vestire la maglia del Sion.
«È vero. In almeno un paio di occasioni abbiamo "parlato", ci abbiamo pensato, abbiamo valutato... poi non se n'è fatto nulla».

C'è del rammarico? Insomma, avete perso quello che si sta rivelando uno dei migliori giocatori del campionato...
«A dire il vero no. Non si può dire come sarebbe andata a finire. Ezgjan è un gran calciatore, ma è riuscito a imporsi perché a Lugano ha trovato le condizioni ideali per esplodere. Fosse venuto da noi non avrebbe avuto la certezza di giocare titolare e magari non avrebbe lasciato il segno. Il calcio è strano...».

Alioski-Sion è un binomio buono per il futuro?
«No. Direi che non è un giocatore che ci interessa. Non penso che ci sarà una trattativa».

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