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PERMANENZA IN ACQUAPalumbo: "Dopo due ore pensavo di mollare"

04.08.13 - 21:24
Il recordman delle acque del Ceresio si è espresso dopo essere stato immerso per 50 ore nel Lago di Lugano e dopo aver battuto il suo stesso record
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Palumbo: "Dopo due ore pensavo di mollare"
Il recordman delle acque del Ceresio si è espresso dopo essere stato immerso per 50 ore nel Lago di Lugano e dopo aver battuto il suo stesso record
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LUGANO - Dopo 50 ore, che sono equivalse a due notti e due giorni in acqua senza appoggio, il record-man Riccardo Palumbo ce l'ha fatta. Il 31enne, grazie all'aiuto del Team ProWater2013, ha stabilito un nuovo primato di permanenza in acqua, sconfiggendo ogni avversità climatica. "Il momento critico è arrivato subito e dopo due ore pensavo già di mollare, volevo uscire dall’acqua - ha raccontato proprio il protagonista del record - dovevo rompere il fiato e mi sono detto: mi sono fatto un mazzo tanto per un anno, ho messo in piedi ‘sto casino, e adesso me ne vado?".

Da quando Palumbo ha deciso di gettarsi in acqua nella giornata di venerdì 2 agosto, sono molte le persone accorse al Lido Conca d'Oro di Lugano Paradiso per sostenere il ragazzo, voglioso di stabilire un nuovo record. Da ricordare che nel 2011, sempre lo stesso Palumbo rimase in acqua per ben 48 ore. "Cosa mi ha dato la forza di tener duro? Le montagne sopra Porlezza, che la notte guardavo fisso aspettando di vedere il sole sorgere, i pipistrelli e i cigni che mi giravano attorno - ha continuato Palumbo - insomma mi sono arreso al ciclo biologico e alla bellezza della natura. Poi per fortuna è venuta anche tanta gente a tenermi compagnia, a tutte le ore del giorno e della notte, mi facevano domande, mi chidevano autografi. Tutto questo mi ha aiutato molto".

Per raggiungere questa impresa, Palumbo, è stato seguìto sia prima dell'immersione, sia durante, sia dopo da uno staff medico, vista la difficoltà dell'impresa. "Riccardo dal punto di vista fisiologico non è un superman. Prima di iniziare le sue condizioni areobiche e polmonari erano solo leggermente sopra la media. Pensavamo non ce la facesse ed eravamo pronti a intervenire - ha concluso il Dottor Liguori - e invece, miracolo: dopo 50 ore niente ipotermia, niente ischemia, il suo corpo era normalmente ossigenato, glicemia 6.1, perfetta, e anche il flusso vascolare è rimasto normale. Ha dell’incredibile".

E cosa ne pensa il preparatore atletico Francesco? "È merito delle condizioni meteo favorevoli, dell’attrezzatura sperimentale (muta) e dell’Acqua-Fi vitalizzata messa in circolo attorno a Riccardo e ingerita durante le 50 ore; della preparazione durata 1 anno, le sedute sul letto sonoro e il lavoro fisico sulla parte posturale e muscolare, le varie prove in acqua fredda. Ma soprattutto del lavoro mentale e della forza di volontà, fondamentali in questo genere di prove".    

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