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AUSTRALIAN OPENDjokovic trema al cospetto di Wawrinka

20.01.13 - 15:46
A Nole sono servite oltre cinque ore per piegare 1-6, 7-5, 6-4, 6-7 (5), 12-10 il generosissimo Stan
Keystone
Djokovic trema al cospetto di Wawrinka
A Nole sono servite oltre cinque ore per piegare 1-6, 7-5, 6-4, 6-7 (5), 12-10 il generosissimo Stan
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MELBOURNE (Australia) – Un superlativo Wawrinka ha costretto Djokovic al quinto set negli ottavi di finale degli Australian Open. Il serbo ha vinto 1-6, 7-5, 6-4, 6-7 (5), 12-10 dopo 5h03’.

C’è mancato poco, davvero, che il vodese la combinasse grossa: facesse saltare i piani degli organizzatori degli Australian Open. Negli ottavi di finale del primo Slam stagionale il rossocrociato ha infatti spaventato il numero uno al mondo Novak Djokovic. Un match che pareva avere un esito scontato è invece stato elettrizzante e combattuto. L’elvetico è partito a tutta velocità, sfruttando gli errori e le disattenzione dell’impalpabile serbo. Il 6-1 del primo set la dice lunga sui valori espressi dai due tennisti. Il monologo di Wawrinka è continuato anche nel secondo parziale, con un Djokovic che, perso il servizio, ha rischiato di perdere definitivamente la rotta. A un passo dal 2-0 Stan ha in ogni modo ceduto la battuta, favorendo il rientro di Nole il quale, in un batter d’occhio, è volato 7-5. Il terzo set? Anche questo tiratissimo. Il momento clou è arrivato quando il vodese ha fallito la più comoda delle palle break, graziando un Djokovic ormai in ginocchio. Il serbo non ha restituito il favore, chiudendo 6-4 in 45’. Il quarto parziale non è stato inferiore, per quanto riguarda lo spettacolo, ai primi. I due tennisti si sono scambiati colpi a velocità folle, mantenendo il servizio, fino al 6-6. Poi il tie-break. Con Stan che ha fallito un paio di ghiotte occasioni prima di chiudere 7-5.

L’equilibrio non si è spezzato nemmeno nell’ultimo set, nel quale, almeno fino al 4-4, i due protagonisti hanno mantenuto il servizio. Proprio nell’ottavo game ha rischiato parecchio Wawrinka, il quale, col primo doppio fallo del suo match, ha quasi consegnato il break all’avversario. Tre battute perfette hanno in ogni modo salvato il vodese, dandogli ossigeno per lo sprint finale. Nel nono game è stato Djokovic a mettere un piede in fallo (e a salvarsi in extremis). Il servizio non ha in ogni modo mai cambiato padrone. Almeno fino al 22esimo gioco, quando Nole, dopo aver sprecato due match point, ha piazzato il break vincente per il 12-10 finale.

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