Sette anni al di là dei confini musicali
Lo scorso 1. gennaio, Royal Frenz ha pubblicato "Rewind: 06-13", una raccolta di ventuno tracce.
LUGANO - Quest’anno spegnerà trenta candeline e ha voluto guardarsi indietro e fare un bilancio della sua attività di cantante, compositore e produttore. Lui è Royal Frenz, ovvero Francisco Rabet, originario di Santiago del Cile, ma ticinese d’adozione: "Vivo a Lugano da quando avevo cinque anni…", ci dice.
"'Rewind: 06-13' raccoglie tutto il mio percorso musicale, dal momento in cui ho iniziato a fare musica fino a oggi, passando dal rap e il r&b per poi toccare il nu-soul, il pop e l’house…", continua. Un’evoluzione, la sua, da cui traspare, in primis, la buona fattura delle produzioni a prescindere dall’espressione musicale con cui in quel preciso istante ha deciso di confrontarsi: si appropria di ogni genere con naturalezza, facendolo suo, adattandolo con facilità al suo stile interpretativo… "Per certi versi – aggiunge – questo album potrei definirlo un concept, d’altra parte racconta la mia storia artistica e, anche se più indirettamente, tutta la mia vita…".
Nella sua attività di produttore Francisco utilizza però un altro pseudonimo: "Françcois Le Roi è il mio ego nel momento in cui lavoro su brani di matrice pop e house… Royal Frenz è invece il cantante, il compositore, che si muove tra rap, r&b e nu-soul…".
Nei suoi quasi trent’anni di vita, Francisco Rabet ha immagazinato musica in ogni istante, sezionandola per poi ricucirla attraverso i suoi canoni, il suo stile… “Coloro che forse mi hanno più influenzato sono Craig David, Usher, Snoop Dogg, Dr. Dre, Wu-Tang Clan e Michael Jackson…”, conclude.
Francisco cita Jacko, un punto di riferimento di tanti, anzi di tantissimi. E all’interno di “Rewind: 06-13” non ha potuto evitare di fargli un doveroso omaggio, reinterpretando “Billie Jean”, in una riuscitissima versione acustica…
L’album è disponibile gratuitamente in formato digitale tramite royalfrenz.ch, con l’unica richiesta di inviare un post sulla propria bacheca Facebook.
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!