Quando uscire a cena può diventare un problema.
Per molti i menù rappresentano una vera e propria caccia all'ingrediente. Lattosio, glutine, albume d'uovo, pomodori, crostacei, frutta a guscio, eccetera, tutte sostanze ad alto valore allergenico che possono trasformare il piacere della tavola in un incubo sanitario. Per non parlare delle scelte vegetariane o vegane che obbligano a fare a meno di carne e derivati animali, restringendo ancora di più la scelta alimentare.
Una corsa ad ostacoli che alla lunga può fare disinnamorare del gusto di mangiare. È per questo motivo che oggi il menù del bar o del ristorante deve essere sempre più aperto e personalizzato. I ristoranti più attrezzati e innovativi, al momento della prenotazione del tavolo, richiedono già se gli ospiti hanno alimenti nella black list in modo da predisporre pietanze personalizzate e cucinate ad hoc. La creatività e bravura degli chef risulta determinante per non far rimpiangere a nessuno l'ingrediente mancante. È il caso della torta cheese cake senza formaggio, della maionese senza uova e il ragù senza carne. Fare ristorazione significa sempre più coniugare tradizione e innovazione all'insegna del gusto e benessere.
Ma attenzione a non confondere intolleranze e capricci del gusto. Celiachia e allergie sono vere e proprie patologie che possono determinare reazioni gravi, mentre le intolleranze alimentari sono più lievi e possono essere transitorie. Insomma, a togliere un cibo dalla dieta e dal menù deve essere sempre il medico dopo accurati esami e non uno sfizio o un qualsiasi test poco affidabile.