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PRO JUVENTUTENon ci sopportiamo più!

30.07.15 - 08:00
L'essere umano oggi sembra più propenso a farsi infastidire dagli altri che il non riuscire a realizzare i propri sogni
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Non ci sopportiamo più!
L'essere umano oggi sembra più propenso a farsi infastidire dagli altri che il non riuscire a realizzare i propri sogni
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Un noto mensile tedesco titola, in prima pagina, (traduco liberamente) "L'inferno sono gli altri". Gli articoli e i contributi dedicati a questo tema tentano di riflettere su un fatto che sembra ormai condiviso da tutti: ad infastidirci, prima ancora che la nostra incapacità di dare forma ai nostri sogni e alle nostre ambizioni personali, sono gli altri; con il loro modo di essere, con i loro pensieri, con la loro stessa presenza fisica. Chi – diciamolo pure – non si è mai intimamente lamentato del fatto di non poter godersi da solo un bel pezzo di spiaggia, o un cinema, o lo scompartimento di un treno? Tutti, ovviamente.

Ma c'è modo e modo di esprimere questo sentimento. Una cosa è volersi di quando in quando ritagliare un po' di spazio, un altro è il fatto di non sopportare gli altri, tout-court. E come la mettiamo, allora, con quello che insegnamo ai nostri giovani in materia di stare in relazione con le altre persone? In che modo intendiamo questo aspetto della loro educazione? Che importanza diamo allo sviluppo delle competenze relazionali (quelle vere, in carne e ossa; non quelle filtrate dalle nuove tecnologie…) dei nostri bambini? Siamo in chiaro su cosa significhi, per un bambino, imparare a stare con gli altri in modo "reale", civile e dignitoso? Questa è una splendida occasione educativa. Proviamo allora a chiedere ai nostri giovani cosa significhi per loro stare con le altre persone. Non so cosa ne uscirà, ma sicuramente non la descrizione dell'inferno.

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