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PRO JUVENTUTENo alle scorciatoie per raccomandati

12.03.15 - 08:00
Insegniamo ai nostri ragazzi l'importanza di tessere rapporti virtuosi.
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No alle scorciatoie per raccomandati
Insegniamo ai nostri ragazzi l'importanza di tessere rapporti virtuosi.
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Qualche tempo fa, sulle colonne di un noto quotidiano della vicina penisola che ha un inserto domenicale fenomenale, leggevo il fondo del suo direttore. Lo stesso narrava della storia di una madre preoccupata per le sorti professionali del proprio figlio. Nulla di rilevante fino a qui. Se non ché la donna raccontava del dolore provato, vissuto all'interno delle quattro mura di casa, nel momento in cui ha sentito suo figlio parlare al telefono con un amico su per giù nel seguente modo: "In Italia, se sei figlio di nessuno non vai da nessuna parte". Ovvio lo sconforto della madre nell'accusarsi di non essere stata capace di offrire al proprio ragazzo una rete di relazioni sufficientemente fitta e forte che gli permettesse di inserirsi in maniera adeguata nel mondo del lavoro.

Il discorso è antico come il mondo; nelle sue peggiori forme ha assunto le valenze della raccomandazione. Ma la rete è importante, poiché non è fatta solo di intrighi e di prevaricazioni. E' fatta anche di relazioni, scambio di competenze, possibilità di esperienze e via dicendo, tanto per fare alcuni esempi. Che ne facciamo, noi adulti, del concetto di rete quando si parla dei nostri ragazzi? Molto spesso ne parliamo male poiché non ne facciamo parte, indifferenti al fatto che anche questo aspetto dell'educazione dei nostri ragazzi va adeguatamente curato. Non si tratta di conoscere Tizio o Caio per questo o quel posto di lavoro (questo è un aspetto poco più che pietoso delle relazioni); si tratta di insegnare ai nostri giovani l'importanza di tessere e cucire dei rapporti virtuosi. E ciò non significa cercare la raccomandazione o la scorciatoia.

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