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Spesso si è più preoccupati di ciò che succede fuori casa che dentro...
Parliamo ancora di sicurezza… Qualche giorno fa, riflettendo a voce alta con un'amica, mi sono sentito dire una cosa di questo tipo: le famiglie sono sempre più preoccupate di quanto succede fuori invece di ciò che succede dentro le mura di casa. Mi sembra un'osservazione importante. Per quale motivo si è portati a volte a vedere un sacco di pericoli in ciò che sta al di là delle quattro mura domestiche e, per contro, non si riflette sempre a sufficienza sull'atteggiamento che si ha nei confronti dei propri ragazzi in famiglia?
E' chiaro: si è portati a proteggere il proprio pargolo dai potenziali pericoli che lo stesso corre (o, meglio detto, che si presume corra… a detta di alcuni). Attenzione, però: in questo modo si rischia di vedere mostri da tutte le parti, anche là dove non ci sono e, magari, di non riconoscere in ciò che si fa quei tratti di incoerenza e di insicurezza vestita da presunzione, caratteristica malcelata che – quella sì – è poco educativa, se non addirittura diseducativa e dannosa. Prendiamoci il tempo, noi adulti, per verificare la nostra linea in materia educativa; riflettiamo su ciò che ci spaventa nell'altro-da-noi, facciamo il punto alla (nostra) situazione di adulti che si prendono cura dei piccoli (nostri e di altri) che vivono in questo paese, cerchiamo di capire, confrontandoci, parlando cin gli altri, riflettendo e altro ancora se stiamo facendo un buon lavoro.
I nostri figli sono felici? Allora siamo sulla buona strada. Non lo sono? Allora lì abbiamo l'occasione di ripensare a ciò che stiamo facendo. E questa è educazione.