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L'OSPITESì alla diagnosi preimpianto

06.02.16 - 10:00
Stefano Fehr (PS)
Foto Archivio Ti-Press
Sì alla diagnosi preimpianto
Stefano Fehr (PS)

Il popolo svizzero è chiamato a votare il 5 giugno 2016 sul decreto di legge sulla medicina riproduttiva implementando la diagnostica preimpianto (DPI). Assieme a questa proposta di legge c'è la procreazione assistita già in vigore dal 2000. Nella diagnostica preimpianto non si tratta di modificare la genetica creando un super uomo derivante dell'eugenetica. Si tratta piuttosto di indagare sulle malattie genetiche ed ereditarie gravi. Il popolo svizzero si è espresso a favore del cambiamento della Costituzione inerente a questo oggetto il 14 giugno dello scorso anno, nonostante gli Evangelici, seguiti da un movimento interpartitico della minoranza tra UDC, PLR, PPD, PBD, PS e I Verdi, fossero contrari.

Le loro argomentazioni riguardano vari timori: l'eugenetica, bambini salvatori, bebè design (bambini creati su misura), oppure la discriminazione dei disabili confrontate con la trisomia 21, 18, 13 e 8 o la fibrosi cistica e quant'altro. Questo gruppo interparlamentare con le Associazioni a favore dei disabili esclude dal referendum il divieto nel caso di malattie ereditarie gravi; ma non vuole la legge completa. A mio modo di vedere già che parliamo di discriminazione sui disabili, non è discriminatorio privilegiare solo i casi di malattie ereditarie e non i casi di malattie genetiche ? Votare no per aspettare altri 10 anni per dare il via libera a una nuova legge ? Secondo un'indagine VOX in Svizzera il 52 % degli intervistati crede non ci sia una discriminazione sui disabili.

Ritengo che con il cambiamento della Costituzione il popolo, il 14 giugno 2015, abbia dato il veto a un divieto per motivi scientifici e alla determinazione delle caratteristiche fisiche del/lla figlio/a nati in vitro. Personalmente sono fermamente convinto già dell'inutilità e dell'antieticità delle ricerche sugli animali a scopi medici in un'ottica umana: ricerche concernenti gli anticoncezionali aventi come obbiettivo gli interventi sulle sindromi di Down. È naturale che un Filoanimalista o uno Specista non sarebbero concordi con me su questo oggetto dato che si battono anche contro le ricerche sulle cellule umane, ma personalmente ritengo che toglieremmo una parte della fetta sulle sperimentazioni sugli animali; io sarei per la completa abolizione di questo tipo di ricerche. Da oltre vent'anni nei paesi dell'UE le pratiche DPI hanno margini d'applicazione più vasti, rispetto a ciò che vuole la Svizzera. Sono comunque convinto che con questa legge potremmo ridurre la pratica sugli aborti, senza dover costringere la madre a dover prendere decisioni vitali spesso con conseguenze psicologiche ed esistenziali gravi, come per esempio l'interruzione della gravidanza, l'adozione o la convivenza famigliare con un figlio nato disabile.

Dobbiamo dare alle donne una nuova autodeterminazione anche su questo tema in caso non vogliano a tutti costi, per motivi economici o altro, un figlio malato sia da un punto di vista ereditario che genetico. Non sono d'accordo con il Presidente del Partito Socialista Svizzero Christian Levrat poiché quest'ultimo privilegia i casi di ereditarietà a scapito di quelli genetici. Non possono esserci in questo caso due "tranches", cioè due pesi e due misure. Sono contrario a una convivenza famigliare condizionata da paletti. Se all'autodeterminazione della donna non fosse stato dato il giusto valore, oggi in Svizzera non avremmo il diritto di voto per le donne.

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