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A giugno l’appuntamento con la leggendaria corsa automobilistica: ma la città francese è tutta da scoprire
Il rombo dei motori, l’adrenalina della gara, la lotta contro la stanchezza, la personalità dei piloti. Sono questi gli ingredienti che, dal 1923 ad oggi, hanno contribuito ad alimentare il mito della 24 Ore di Le Mans, la gara automobilistica di endurance più famosa al mondo. Per i profani, si tratta di una corsa che dura appunto 24 ore, in cui trionfa il team in grado di percorrere la maggiore distanza. Ogni auto viene guidata da tre piloti, che si danno il cambio nel corso della gara: il nostro Marcel Fässler da tre anni si aggiudica la vittoria con l’Audi Sport Team Joest.
Ammirare questi bolidi darsi battaglia sul leggendario Circuit de la Sarthe rappresenta uno spettacolo che gli appassionati di automobilismo devono assolutamente vivere una volta nella vita. Tuttavia la 24 Ore - quest’anno in programma il 13 e 14 giugno - può rappresentare una buona scusa anche per visitare Le Mans, cittadina ricca di cultura che vanta 17 secoli di storia e un’atmosfera magica, catturata, ad esempio, nei tanti film di cappa e spada girati nel secolo scorso.
Situata nella regione nord-occidentale del Pays de la Loire, Le Mans ha un centro storico chiamato Cité Plantagenet, per ricordare di Enrico II d’Inghilterra, capostipite di questa dinastia nato proprio lì nel XII secolo, dopo che la città era stata conquistata, nel secolo precedente, dagli inglesi guidati da Giovanni Senza Terra. Il figlio di Enrico, Riccardo Cuor di Leone, sposò poi la principessa Berengaria che, rimasta vedova, fondò a Le Mans l’abbaye d’Epau, l’ultima abbazia cistercense francese, che oggi ospita il rinomato Festival nazionale di musica classica. Una dei luoghi da non perdere di Le Mans è poi la Cattedrale di San Giuliano, uno dei più grandi edifici dell'epoca dello stile gotico-romanico di tutta la Francia. Oltre ai motori, a Le Mans, c’è di più.