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LUGANOBene, Bravi, Bis... bino: ecco il primo gin nato in Ticino

07.06.17 - 06:00
Dalle erbe di Sagno, a una distilleria di Mendrisio, ai bar, alle nostre case: come nasce un prodotto nostrano destinato a farsi conoscere nel mondo
Bene, Bravi, Bis... bino: ecco il primo gin nato in Ticino
Dalle erbe di Sagno, a una distilleria di Mendrisio, ai bar, alle nostre case: come nasce un prodotto nostrano destinato a farsi conoscere nel mondo

LUGANO - Porto al naso il bicchiere old-fashioned, ruotandolo lentamente, ed ecco che arrivano gli splendidi profumi del distillato trasparente che vi avevo versato poco prima. Niente ghiaccio, temperatura ambiente, aromi presenti e intensi. Il ginepro arriva per primo, seguito dalle note leggere e ben mescolate di altre erbe, o botaniche, come si dice in gergo.

Ne riconosco un paio, o almeno credo, ma non voglio svelare il segreto di questo gin, la cui ricetta è strettamente riservata. Subito dopo, un piccolo sorso da lasciar riposare qualche istante sulla lingua, mentre il sapore secco e agrumato di questa mistura tanto speciale sprigiona tutte le sue alchimie nel mio palato. E poi giù, un altro sorso, stavolta più profondo, per godersi anche l'impatto deciso e confortevole dell'alcol.

Quello che oggi ho qui davanti sul tavolo è una bottiglia di gin Bisbino, un distillato corposo e fortemente aromatico che da qualche tempo arricchisce gli scaffali di tanti bar e ristoranti ticinesi. Sì, per le sue qualità, ma anche perché il gin Bisbino è il primo realizzato nel nostro territorio, da un gruppo di amici capaci e appassionati.

Molti conoscono il gin come uno dei più tipici distillati inglesi, realizzato dalla fermentazione di frumento e orzo a cui vanno aggiunti erbe e aromi, tra le quali spicca ovviamente il ginepro che, dall'origine, gli conferisce il nome. Amatissima a Londra e in Gran Bretagna, questa bevanda ha però una storia e un presente importanti anche nell'Europa continentale. Pochi sanno ad esempio che il gin fu inventato come vero e proprio elisir farmacopedico, ad opera di un medico olandese del Seicento, Francisco Della Boe, per poi passare in fretta... a ben altro uso! E sono, oggi, tanti, i produttori italiani, spagnoli e mitteleuropei che si cimentano con la produzione di questo spirito. Era proprio ora, quindi, che anche il Ticino si mettesse in gioco, con un prodotto d'eccellenza che farà molto parlare di sé: un gin certificato, biologico al 100% e artigianale, realizzato con passione antica, strumenti artigianali e sapienza moderna, per poter portare un sorso della nostra terra in giro per il mondo.

Una miscela di aromi “Segreta” non vuol dire naturalmente che essa sia casuale o generica: la selezione delle essenze è stata alla base dell'intero processo e deriva dalle erbe di montagna del Bisbino, il monte che dà il nome al distillato.

Con il supporto organizzativo, comunicativo e distributivo di Rupen Nacaroglu, Giona Meyer e Damiano Merzari, è stato Martino Mombelli, fondatore della piccola azienda Terra Matta di Sagno, nella Valle di Muggio, a studiarne la ricetta segreta, che sfrutta proprio la gran varietà di spezie, erbe e bacche di foresta e montagna con cui lavora birra, conserve e altri prodotti che nascono nel territorio.

Ma il viaggio del Bisbino non finisce a Sagno: questo elisir di lunga vita tutto nostrano viene poi distillato a Mendrisio, presso la Jelmini, con alambicchi tradizionali unici nella regione.

E allora, un grande “in bocca al lupo!” al gin Bisbino. Anzi, in bocca a noi!

Questa rubrica è sponsorizzata dal Ciani Ristorante Lugano.

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