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IL CONSIGLIOHa senso sgridare il cane?

28.08.15 - 12:00
Rimproverare o addirittura colpire fido non serve a nulla: meglio ignorarlo
Ha senso sgridare il cane?
Rimproverare o addirittura colpire fido non serve a nulla: meglio ignorarlo

E rieccoci ai problemi di tipo “comportamentale”. Quando un cane fa una marachella, o qualsiasi cosa non ci aggradi, la gran parte di noi sbaglia totalmente l’approccio. Chi strilla, chi lo chiama per nome e gli urla “No!”, e chi perde addirittura la tramontana e gli rifila qualche scappellotto. Tutto questo non solo non serve, ma può essere addirittura controproducente. L’unica azione che ha senso fare in questi casi è ignorarlo totalmente, in quanto un cane usa come involontario rinforzo ai suoi comportamenti il nostro partecipare all’evento.

Quindi, usare il suo nome, o alzare la voce (oppure entrambe le cose combinate) non fanno altro che rinforzare il comportamento errato. Non parliamo nemmeno della violenza, inutile e dannosa, ed ancora di più quella postuma! Esempio. Il cane fa la pipì nel salone, noi rientriamo 3 ore dopo e prima gli diamo un paio di sberle, poi magari lo mettiamo col musetto dentro. Davvero surreale.

Il cane potrebbe collegare il dolore di uno scappellotto (e ce ne vorrebbe uno bello forte e diretto sul tartufo…) se questo avvenisse immediatamente! Ma, passato l’evento, esso non sarebbe mai in grado di collegare la punizione all’evento stesso! Per il musetto nella pipì: non so a chi sia venuto in mente per la prima volta, ma vi pare possibile che un cane messo col muso nella propria urina capisca che non deve più farla in quel posto? Siate furbi… e non ragionate come fosse un umano. Calma ed asserzione, ed avrete obbedienza.

Dott. Luca Gianfrancesco
medico veterinario, iscrizione albo di Napoli n.648

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