Un'iniziativa popolare a favore dei motociclisti

Ma non saranno solo loro a guadagnarci, bensì tutti gli utenti della strada e il traffico urbano in generale.
“Für eine Verflüssigung des Strassenverkehrs und weniger Stau“, letteralmente “per una maggiore scorrevolezza del traffico e meno code“. È questo l’obiettivo di un nuova iniziativa popolare le cui firme inizieranno a venir raccolte durante la prossima edizione di Swiss-Moto che si terrà a metà febbraio, alla quale sono attesi circa 70'000 visitatori. Non c’è davvero occasione migliore per radunare così tanti potenziali sostenitori in così pochi giorni visto che i testi dell’iniziativa, come potete vedere sotto, chiedono “una minore discriminazione dei motociclisti a favore di una maggiore scorrevolezza del traffico”. I suoi principali sostenitori provengono più partiti come l’UDC (Walter Wobman), il PLR (Filippo Leutenegger) e PPD (Dominique de Buman), così come da altri settori non strettamente legati al mondo delle due rote, vedi il presidente di Gastrosuisse Klaus Künzli.
Ecco in dettaglio cosa chiede l’iniziativa:
LIBERTÀ DI SCELTA - Dev’essere garantita la libertà di scelta del mezzo di trasporto che si intende utilizzare, evitando così eventuali costrizioni da parte delle autorità.
ONDA VERDE - In tutte le città i semafori devono essere programmati secondo il principio della cosiddetta “onda verde”, in modo tale che si raggiunga un’ideale scorrevolezza del traffico senza continue soste e relative accelerazioni.
CORSIE DEI BUS – In futuro i motociclisti dovranno poter utilizzare le corsie dei bus, qualora esse siano vuote. Gli ideatori dell’iniziativa criticano il fatto che esse siano per la maggior parte del tempo inutilizzate.
SORPASSARE IN COLONNA – Qualora le automobili siano ferme in colonna, i motociclisti devono poterle superare “lentamente” e con la dovuta prudenza. Il cosiddetto “filtering” aiuterebbe anche gli automobilisti in quanto la colonna diventerebbe più corta.
PIÙ PARCHEGGI – Nei centri urbani e negli agglomerati devono essere garantiti più posteggi per i veicoli a due ruote, poiché al giorno d’oggi è praticamente impossibile trovare degli spazi legali in cui posteggiarla.




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