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NEW YORK - «Ascoltando il mio collega russo sembra che Mosca sia su un universo parallelo» sulla Siria: lo ha detto il Segretario di Stato Usa, John Kerry, parlando in Consiglio di Sicurezza. «Questo è il momento della verità per la comunità internazionale», ha detto.
«Il cessate il fuoco non è una precondizione - ha poi spiegato - è qualcosa su cui tutti siamo stati d'accordo sotto il Gruppo Internazionale di Supporto per la Siria».
Quindi, Kerry ha ribadito che «sì, la coalizione ha colpito delle persone sabato, è stato un terribile incidente, lo abbiamo riconosciuto immediatamente». «Ma qualcuno crede davvero che il convoglio di aiuti abbia preso fuoco da solo?», ha sottolineato riferendosi a quanto sostenuto dalla Russia.
«Senza un cessate il fuoco in Siria ci saranno più morti e più sofferenza, su scala ancora più grande. Chi pensa che il conflitto non possa peggiorare sbaglia di grosso».
Kerry ha chiesto che tutti gli aerei restino immediatamente a terra nelle «aree chiave». «Per ridare credibilità a questo processo dobbiamo immediatamente tenere tutti gli aerei a terra nelle aree chiave», ha detto, sottolineando come «gli Usa credono ancora che ci sia una via per uscire dalla carneficina siriana».
«Non appena i negoziati riprenderanno, è mia intenzione mettere sul tavolo alcune proposte come punto di partenza e come mezzo per passare a colloqui diretti», ha affermato a sua volta l'inviato speciale dell'Onu in Siria, Staffan de Mistura, parlando in Consiglio di Sicurezza.
«Questo deve partire dal fatto che il conflitto non può essere risolto militarmente - ha precisato - ma solo attraverso un processo politico negoziato tra governo e opposizione, quindi con una transizione irreversibile che porti ad una nuova costituzione, ad elezioni libere e ad una riforma delle istituzioni statali». Per de Mistura, «l'opposizione deve capire che la transizione non è solo» su Assad, «sul trasferimento del potere da una fazione politica ad un'altra».
