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Le ultime quattro persone ricoverate in ospedale giovedì sono risultate negative alle prime analisi effettuate
MADRID - Vengono definite sempre gravi ma stabili e con un leggero miglioramento le condizioni dell'infermiera spagnola Teresa Romero, contagiata dal virus Ebola a Madrid e ricoverata il 6 ottobre scorso.
Le ultime quattro persone ricoverate all'ospedale La Paz-Carlos III di Madrid giovedì sono intanto risultate negative alle prime analisi effettuate per verificare l'eventuale presenza del virus: si tratta di un missionario dell'Ordine di San Juan de Dios, un cooperante della Croce Rossa, una persona che si trovava nell'ambulanza a bordo della quale è stata trasportata l'infermiera e un cittadino nigeriano arrivato all'aeroporto di Barajas a bordo di un volo proveniente da Parigi con brividi ed altri sintomi che hanno fatto scattare l'allarme.
Il personale che sta assistendo Romero prevede di sottoporla ad un test del virus entro le prossime 24-48 ore, nella speranza che questo esame possa dare esito negativo, poiché attualmente la carica virale risulta molto bassa.
Ieri è intanto scaduto il periodo di 21 giorni successivi al decesso per Ebola del missionario Manuel Garcia Viejo, curato nell'ospedale Carlos III e morto il 26 settembre scorso. Questo permette di scartare nuovi contagi dovuti al contatto con il malato: 21 giorni sono infatti il periodo di incubazione del virus.
Restano nell'ospedale Carlos III 15 persone entrate in contatto con Teresa Romero e tuttora sotto osservazione. Al momento nessuna di loro presenta sintomi del virus, ha reso noto il Comitato speciale per la gestione della malattia coordinato dalla vicepresidente Soraya Sáenz de Santamaría, che si è riunito nella tarda serata di ieri alla Moncloa.
