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GIAPPONE

In pensione a 65 anni? «Roba d'altri tempi, l'età giusta è 75»

Lo sostengono i medici del Sol Levante, terra di gente longeva e con un problema con la vecchiaia: «Troppa gente che ha ancora voglia di contribuire costretta a smettere»
Keystone
In pensione a 65 anni? «Roba d'altri tempi, l'età giusta è 75»
Lo sostengono i medici del Sol Levante, terra di gente longeva e con un problema con la vecchiaia: «Troppa gente che ha ancora voglia di contribuire costretta a smettere»
TOKYO - La popolazione invecchia rapidamente e la demografia cambia in maniera radicale? Allora cambiamo la definizione di “anziani” e introduciamo la categoria dei “pre-anziani”. La proposta viene dai dottori giapponesi che ...

TOKYO - La popolazione invecchia rapidamente e la demografia cambia in maniera radicale? Allora cambiamo la definizione di “anziani” e introduciamo la categoria dei “pre-anziani”.

La proposta viene dai dottori giapponesi che in un Sol Levante tradizionalmente assai longevo trovano che la concezione tradizionale di anzianità – e di pensione – sia «assolutamente non al passo con i tempi».

Insomma: oggi si vive più a lungo e la società deve iniziare ad adattarsi, per esempio estendendo l'età di pensionamento, per chi lo vorrà, a 75 anni. «C'è chi a 60 anni si sente ancora bene e vuole continuare a lavorare, è importante che possa continuare a farlo. Altrimenti chi dava il suo contributo alla società si trova a dover dipendere proprio da quest'ultima», ha spiegato alla stampa straniera Yasuyoshi Ouchi ex-responsabile dell'Associazione terza età nipponica.

Ma perché proprio 75 anni? «Abbiamo notato che dal punto di vista clinico a quell'età in genere il cambiamento dello stato di salute è evidente, è un vero e proprio “punto di svolta”».

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